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Buon compleanno a… Anatolij Trubin

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Oggi è il compleanno di Anatolij Trubin che nelle ultime settimane è finito sul taccuino dell’Inter

Oggi Anatolij Trubin compie 22 anni. Di lui si sta parlando con insistenza da alcuni giorni e con curiosità già da un po’ di tempo. In entrambi i casi, c’entra l’Inter. Perché da un lato lo vorrebbe nel lotto dei nuovi portieri chiamati a sostituire il duo Onana-Handanovic. E dall’altro, buona parte della sua fama internazionale, il ragazzo la deve proprio per le prestazione effettuate in Champions League contro i nerazzurri.

Non tutti sono così informati al suo riguardo. O meglio, non abbastanza per poter pronunciare una ferma e convinta dichiarazione a suo favore in relazione all’impegnativa responsabilità che dovrebbe assumere in caso di arrivo a Milano. Fosse anche all’ombra di un esperto come Sommer, l’idea di studiare per fare da successore può anche essere molto ambiziosa per uno che è rimasto finora esclusivamente in Ucraina (e con la speranza, doveroso dirlo, che lo possa fare in pace, come tutti i connazionali, martoriati da più di un anno a questa parte da un conflitto bellico insensato).

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Walter Zenga, che può essere docente e anche rettore quando si parla di cosa significhi essere il numero 1 di una squadra come l’Inter e in uno stadio come San Siro, in un dialogo con i tifosi sul suo profilo Instagram ha per l’appunto espresso il suo diritto a non sapere: «Sono sincero, non lo conosco abbastanza per poter esprimere un mio parere. Molti fanno “finta” di conoscerlo ed esprimono pareri fasulli. Io sono onesto, ripeto: non lo conosco bene per poter esprimere un giudizio corretto». Un’altra posizione, ispirata alla valorizzazione della categoria e della scuola italiana dei portieri, è quella di Nando Orsi, che ai microfoni di RadioRadio ha proposto la via “sovranista”, basata su quel che si sta vedendo nella nostra Serie A: «Andare a prendere Trubin? Non lo so. Avrei preso Carnesecchi mettendogli dietro un portiere esperto come Sommer, Handanovic o Audero, poteva essere chi vi pare». Oltre a ciò, c’è poi un discorso prettamente economico da tenere in debita considerazione. Intanto, il club ucraino ha diverse offerte, c’è la solita Premier attenta al giovane, che sembrerebbe comunque orientato a preferire l’Inter. Marotta, esperto in formule dilazionanti, secondo Tuttosport avrebbe pensato a un esborso non più oneroso di 10 milioni, salvo aggiungere nell’accordo una percentuale sull’eventuale futura cessione di Trubin. Che dalla sua ha non solo il tempo, perché a quell’età nel suo ruolo si può avere meno fretta che in altri.

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E c’è anche la consapevolezza che lui all’Inter ha relativamente poco da dimostrare perché il suo valore si è già evidenziato. A tal proposito, anche se è di parte, ovviamente, ha colpito ciò che ha detto di lui il ds dello Shakhtar, Dario Srna: «Trubin è pronto per l’Italia, ma anche per l’Inghilterra o la Francia. È il portiere del futuro. Ha tante offerte e parliamo con tante società, ma tutti devono capire una cosa: se lui va via dallo Shakhtar Donetsk, va in un top club per una cifra top. Come è stato per Mudryk e come sarà per Sudakov, Bondarenko o Matvienko in futuro. In questo momento è uno dei migliori portieri d’Europa. Ha soltanto 21 anni ed è giovane, ma ha già giocato 17 partite di Champions League e quindi ha già esperienza. È pronto per un grande club».

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I miracoli fatti in quell’amarissimo Inter-Shakhtar epoca Antonio Conte, con tanto di eliminazione all’ultima gara del girone, non erano altro che la ripetizione di quanto proposto all’andata. Stesso risultato, 0-0, stessa sequenza di grandi interventi da parte del giovane gigante, due metri di presenza e talento indubbio, riassunto così sul Corriere dello Sport: «Sorprendono la sua sicurezza e la sua personalità. Ha respinto un tiro su punizione di Lukaku quasi all’incrocio dei pali. Ha i tempi giusti in uscita, è abile anche con i piedi, ha fisico e coraggio, istinto e senso della posizione». La sequenza di grandi parate la fece anche contro il Real Madrid, sconfitto 2-0, in quella che forse è la sua migliore partita in carriera. Se mai arriverà in Italia, per sapere come superarlo occorrerà chiedere lumi a Roberto Piccoli. Lui 2 gol glieli ha fatto, in Youth League, in Atalanta-Shakhtar. Era quasi 4 anni fa, il mondo – e chi più di un giovane ucraino può dirlo? – è cambiato molto.