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Buon compleanno a… Michele Di Gregorio

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Michele Di Gregorio, portiere del Monza, oggi compie gli anni e si appresta a disputare il suo secondo campionato di Serie A

Oggi Michele Di Gregorio compie 26 anni. In quest’ultimo periodo, nell’ampio casting che l’Inter sta facendo per sostituire Onana e Handanovic, tra i tanti possibili candidati a una così importante successione si è fatto pure il suo nome. Non necessariamente come titolarissimo, ma l’idea di riportare a casa un proprio prodotto del vivaio è entrata nella testa di chi di dovere. Perché Michele in nerazzurro c’è cresciuto, si è fatto notare e poi ha conosciuto attraverso una serie di prestiti quel progressivo avvicinamento a una dimensione calcistica sempre più impegnativa.

Fino alla decisione, la scorsa estate – resa automatica da una serie di clausole di contratto – di puntare su di lui da parte del Monza, che lo ha avuto per due stagioni alle proprie dipendenze e ha potuto misurarne la crescita nella stagione della promozione. Nella quale si è fatto davvero apprezzare, andando anche al di là della meritata fama di portiere para-rigori. Non necessariamente doveva essere lui il titolare in Serie A, visto che si era andati a prendere sul mercato Alessio Cragno. Ma, come ha detto non senza polemiche l’agente del neo-acquisto, Graziano Battistini, alla prima giornata Giovanni Stroppa ha accantonato il nuovo per andare su Di Gregorio, «bravo a prendere la palla al balzo ma Alessio è finito in galera senza neanche aver rubato un cioccolatino». Così, tra cronaca e storia, in un nesso quantomeno suggestivo, l’esordio nel massimo torneo del club ha coinciso con quello del suo portiere. Da lì è iniziata una vicenda che lo ha portato persino a concorrere al ruolo di miglior portiere del campionato, entrando fra i 3 in lizza in una gara vinta poi dal laziale Provedel. Come stagione di debutto, per di più in una provinciale, un attestato di promozione totale, che giustifica l’interessamento di alcune big.

«È stato un campionato speciale per me in quanto è stato anche il mio primo in questa competizione, e sono felice di averlo percorso insieme ad una grande squadra! Abbiamo centrato il nostro obiettivo stagionale e rimaniamo determinati verso la prossima stagione. Grazie a tutti i tifosi per averci supportato ad ogni singola partita»: il messaggio finale di Michele, affidato ai social, ha fatto il paio con il comunicato del club che ha annunciato il prolungamento del suo contratto al 30 giugno del 2027. Merito di un rendimento regolare, con soli due passaggi a vuoto: la responsabilità sul gol che ha deciso Lazio-Monza e la cinquina presa all’ultima giornata con l’Atalanta, negli ultimi 90 minuti che non presentavano più particolari motivazioni. Diverse invece la grandi giornate, con almeno tre sottolineature, diverse da quelle di Palladino che lo ha esaltato soprattutto dopo una sfida con lo Spezia: «Noi abbiamo un portiere fenomenale come Di Gregorio che ha salvato il risultato e devo fargli i complimenti».

1) Lecce-Monza 1-1. Il primo storico punto dei brianzoli in Serie A è figlio della sua prestazione, quella che lo fa conoscere al pubblico.

2) Juventus-Monza 0-2. Contro la non brillante squadra bianconera dell’anno scorso Palladino ha fatto la doppia impresa. Nella gara dell’Allianz Stadium il suo portiere mette la firma alimentando la frustrazione di Di Maria e compagni con una serie di intervento di grande sicurezza. Non banale in quello stadio, che può esaltare ma anche rimpicciolire il talento di chi va a guardarlo in faccia.

3) L’altra grande impresa dell’anno è la vittoria a San Siro sull’Inter. Michele considera i nerazzurri la sua seconda famiglia: «A 13 anni ho perso mio padre Marcello: l’Inter mi è stata molto vicino. A casa avevo mia madre Agata, mia sorella Angela, mio zio Gianni e mia nonna. Fuori c’era l’Inter». Forse anche per far vedere quanto quell’esperienza lo abbia fatto crescere, anche questa è stata una gara capolavoro del Monza e suo portiere.