2012
Calabrò: “Stupefatto dal calcioscommesse, i media…”
Pierò Calabrò dice la sua, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, sul caos del calcioscommesse. Il noto giudice ha parlato anche della mole di notizie che passano tra le mani dei media, prima ancora che un tribunale si pronunci: “Non entro nel merito delle inchieste: non ho conoscenze dirette e evito riferimenti per deontologia professionale. Da cittadino, però, sono stupefatto da alcune situazioni capitate alle persone (e sottolineo la parola persone) coinvolte nell’inchiesta. Gli organi d’informazione fanno bene il loro lavoro, ma stupiscono le immagini all’arrivo della polizia all’alba a Coverciano o la diffusione della foto dei genoani indagati, ancor prima che venisse verificata la loro posizione. Un esempio? In un’indagine la sola foto di Criscito è tutto e nulla, ma la reputazione è già demolita, anche se fosse innocente. La mancata convocazione di Criscito a Euro2012? Altro fatto gravissimo. La Figc ha consulenti legali? L’informazione di garanzia è una tutela. S’emette quando serve la presenza del legale, null’altro. Invece così sembra che Criscito sia più inguaiato di Bonucci o di altri. Mah. Di Martino ha risposto in pubblico ad alcune critiche, sostenendo d’aver atteso la fine del campionato per adottare alcuni gravi provvedimenti. Un vero autogol. In che senso? Per la custodia cautelare occorrono 3 requisiti: pericolo di fuga, d’inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. Allora o non c’erano gli elementi per l’arresto o è stato un rischio ritardarli. Certe esternazioni sono da evitare Se condivido lo sfogo di Buffon? In buona parte. Troppo clamore sulle indagini, ma Gigi è stato ingenuo con l’espressione “meglio due feriti che un morto”. Credo si riferisse alle situazioni tipiche dei club già appagati a fine stagione. La Figc dovrebbe intervenire. Ma non lo fa mai…“