2015
Della Valle: «Montella e Salah ferite aperte»
E poi annuncia rinforzi: «Servono 2-3 innesti, abbiamo tempo»
«Abbiamo fatto il primo passo, ora dobbiamo completare la rosa con 2-3 innesti, ma senza fretta, perché abbiamo 2 settimane di tempo», così il patron Andrea Della Valle annuncia nuovi movimenti di mercato dopo la bella vittoria della Fiorentina nell’amichevole con il Barcellona. Poi analizza la situazione: «Abbiamo capito tante cose. E’ un’amichevole con una grandissima squadra. Certo, non c’era Messi, ma ci siamo. Bernardeschi? Grandissima prestazione, ma posso dirlo per tutti. Sono contento della bella figura. Ho parlato con il loro presidente, abbiamo allacciato dei simpatici rapporti. Io ho detto di essere onorato di ospitare il Barcellona qui e lui mi ha detto che il Barcellona è onorato di essere in una bellissima città come Firenze. Sono cose che servono a questa città. Rossi? Mancano ancora minuti, ma sono convinto forte com’era. Sousa? Parla molto con i giocatori, è molto serio, ma poi parla in campo. Ha fornito impressioni buone».
LE SPINE – Da Paulo Sousa a Vincenzo Montella il balzo indietro è breve. Ma ancora doloroso per Della Valle, che ha affrontato anche un altro caso spinoso, l’addio di Mohamed Salah: «Montella? E’ una ferita ancora aperta. Forse l’unico mio errore è stato provare a convincerlo a restare quando nella sua testa l’esperienza era già terminata. Togliamoci questo scetticismo, riapriremo un nuovo ciclo. SI è chiuso quello di Montella, forse più bello di quello di Prandelli. L’abbiamo chiuso in maniera triste, ma non l’ho voluto io. Salah? Non è stata una bella cosa. Mi sembra che ufficiosamente sia stato presentato e questo poteva evitarlo la Roma. Ci sono gli avvocati, parleranno loro. Noi cercheremo di far rispettare certi contratti. Non ci piace litigare con nessuno.
SACRIFICI – Infine, alcune considerazioni sul calcio italiano, che si sta sempre più internazionalizzando a livello di proprietà: «Il calcio italiano è per il 70% in mani straniere. Bisogna prenderne atto, ma noi siamo qui. Facciamo molti sacrifici ogni anno e da tre anni ci confermiamo al quarto posto, tenendoci qualche big dietro. Il nostro fatturato è di 80 milioni di euro contro squadre che ne fanno di 300. La differenza è fatta dalla bravura dei nostri giocatori e gli sforzi della nostra famiglia», ha spiegato Della Valle, che poi ha concluso parlando di Mario Gomez: «In bocca al lupo. E’ un nostro giocatore. Qui non ha funzionato. Critiche Corsi? Non so a cosa si riferisse prendendo in giro la nostra città sulla presentazione di Gomez. Abbiamo sognato, ma non è stato fortunato qui. Magari il prossimo anno torna, visto che è andato via in prestito».