Marchisio: «Juventus, servono rinforzi» - Calcio News 24
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2015

Marchisio: «Juventus, servono rinforzi»

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marchisio juventus luglio 2015 ifa

Il centrocampista lancia segnali alla Juventus per il mercato

Squadre forti e/o avanti nella preparazione: queste le avversarie che la Juventus ha deciso di affrontare in amichevole per prepararsi in vista della sfida di Supercoppa contro la Lazio. Claudio Marchisio non fa drammi, dunque, dopo due sconfitte e una vittoria: «Sono convinto che il lavoro fatto fin qui ci porterà benefici per la prossima settimana e per la Supercoppa», ha dichiarato il centrocampista bianconero alla stampa italiana prima di partire per Shanghai. L’addio di Andrea Pirlo ha cambiato poco sia per lui che per la squadra: «Io quel ruolo l’ho coperto spesso già l’anno scorso e avevo iniziato a giostrare lì, a tratti, con Conte. Certo, io ho caratteristiche diverse rispetto ad Andrea, ma paragoni non dobbiamo più farne. Sono andati via grandi campioni e ne sono arrivati altri. Voltiamo pagina, anche se in realtà spesso si dice che si riparte da zero ma non dimentichiamo che abbiamo da difendere uno scudetto importante e anche un ottimo percorso in Europa».  

IL GRUPPO – Marchisio è convinto poi che la Juventus, nonostante le partenze anche di Carlos Tevez e Arturo Vidal, sia più forte dell’anno scorso: «Ora ci danno di nuovo per favoriti ma sarà difficile ripeterci. Spetta a noi dimostrare di avere sempre le stesse motivazioni. Diciamo che questa Juve è fortissima, se sarà più forte lo dirà il campionato… ».  I cambiamenti, dunque, non spaventano Marchisio, che coccola i nuovi arrivati: «Sono arrivati Khedira e Mandzukic che hanno vinto tanto. Poi giovani con grandi qualità: dovremo aiutarli ad inserirsi in fretta nel gruppo ma, soprattutto, loro dovranno dimostrare di essere da Juve. La società ha dato loro una opportunità importante, facciano vedere che la meritano. Io, comunque, sono convinto che verrà fuori un gran bel mix».  

LA SPIEGAZIONE – Poi parla della strigliata di Massimiliano Allegri ad Alvaro Morata e smentisce il rischio che qualcuno nella rosa si sia montato la testa: «E’ riferita a un caso specifico di una singola partita in cui ci sta che qualsiasi di noi possa perdere il controllo. Si lavora tanto in questi giorni, a volte in campo non riescono le cose che uno vorrebbe fare perché la testa ti dice di fare una cosa e le gambe ne fanno un’altra. Così ci sono reazioni diverse: chi si ferma, chi reagisce in altro modo», ha spiegato il centrocampista, che poi ha parlato del rapporto con l’allenatore della Juventus, che si è consolidato e potrà essere migliorato ulteriormente.

CONSIGLI – Confermarsi non sarà facile per la Juventus, che dovrà attingere dal mercato per completare una rosa che appare incompleta anche a Marchisio: «Ora, con gli infortuni avuti, siamo partiti per la Cina veramente contati nel reparto di centrocampo. Poi è la società che prende le decisioni sul calciomercato e i dirigenti sanno cosa è meglio per la Juve. La cosa importante è sempre che chiunque arrivi pensi di venire a dare qualcosa in più con carattere e voglia», ha affermato il Principino bianconero, secondo cui l’avversaria italiana più pericolosa è il Milan: «Ma per la sua storia, più che per i risultati che sta facendo ora. Però la storia del Milan, come quella della Juve, dice che non passano mai tanti anni senza una vittoria».