Juventus o Real: decide Morata | Ts

E spunta il retroscena sulla clausola “anti-sceicchi”

Il presidente del Real Madrid ha voluto ricordare al mondo l’esistenza della famosa clausola di recompra su Alvaro Morata: Florentino Perez ha voluto lenire il suo umore e quello dei tifosi, che si infiamma ogni volta che l’attaccante segna in Champions League perché forse cederlo non è stata una grande idea. Il Real Madrid può usufruire della clausola entro il 30 giugno del 2016 (per 30 milioni di euro) o entro il 30 giugno 2017 (per 35 milioni di euro) senza preoccuparsi di un’eventuale opposizione della Juventus, che non può far nulla. Decisiva piuttosto è la volontà dell’attaccante spagnolo, che può rendere la clausola un semplice pezzo di carta opponendosi al ritorno. 

RIFLESSIONI – Deciderà Morata, dunque, anche se i due club proveranno ad influenzare la sua decisione. Beppe Marotta, ad esempio, ci sta già provando: come riportato da Tuttosport, ha avviato da tempo i contatti con l’entourage di Morata per discutere del rinnovo di contratto con sostanzioso aumento di stipendio (quinquennale da 3,2 milioni di euro più bonus a salire fino a 5). Il discorso, però, non può restare solo economico, altrimenti la concorrenza del Real Madrid sarebbe ancor più pericolosa. Conterà anche il ruolo all’interno della squadra per Morata, che in Spagna dovrebbe lottare per il posto e troverebbe meno spazi che a Torino. Se, però, nel Real Madrid potesse essere leader, allora le cose potrebbero cambiare. Per questo Morata non si è mai esposto sul suo futuro.

IL RETROSCENA – Nel contratto sottoscritto nel 2014 è comunque presente un altro cavillo, la cosiddetta clausola “anti-sceicchi”: se la Juventus dovesse decidere di venderlo ad un altro club, dovrebbe farlo per almeno 80 milioni di euro e dovrebbe corrispondere un terzo della somma al Real Madrid.