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2012

Calciomercato Milan: la piazza freme, la società frena

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galliani ifa

La stagione appena passata agli annali non si è conclusa nel migliore dei modi per il club rossonero: alla vigilia della doppia sfida con il Barcellona – valida per l’accesso alle semifinali della recente Champions League – l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani aveva addirittura ipotizzato il Triplete, salvo poi arrendersi all’esito di un’annata abbastanza deludente in termini di risultati.

IBRA E I MAL DI PANCIA – Evidentemente scosso da una stagione a mani vuote dopo ben otto titoli nazionali consecutivi ripartiti tra le sue esperienze ad Ajax, Juventus, Inter, Barcellona ed appunto Milan, lo svedesone – non più giovanissimo – ha alzato la voce a stagione terminata invocando l’approdo di rinforzi per competere su tutti i fronti. Soltanto uno sfogo o qualcosa di più? La storia non lascia tranquilli i tifosi del Milan, ricordando la modalità con cui Ibra diede l’addio alla Milano nerazzurra. E la società? Infastidita dalle esternazioni del fuoriclasse, ha comunque sempre respinto ogni ipotesi di cessione. Non c’è certezza però che, di fronte ad un’offerta irrinunciabile per un calciatore in procinto di compiere 31 anni, la società non possa vacillare, incassare il cash e reinvestirlo per ristrutturare l’organico. Vedi affaire Shevchenko. Manchester City e PSG restano alla finestra.

IL FUTURO DEI BRASILIANI – Nonostante le indiscrezioni sempre più ricorrenti sul deciso interesse da parte di Barcellona e PSG per Thiago Silva, risulta davvero arduo immaginare che il Milan possa privarsi del più valido centrale difensivo al mondo. Più che la cessione in sé – sulla cui rilevanza è superfluo dibattere – a preoccupare sarebbe il segnale di resa lanciato da tale operazione. Più incerto invece il futuro di Pato, che proprio ieri ha alimentato le voci in merito: “Non so dove giocherò nella prossima stagione”. Il Milan, in primis per volontà presidenziale, ha sempre puntato forte sul Papero, ma il suo precario status muscolare ha destato più di un dubbio in Allegri e Galliani. Al momento non risultano offerte, Ancelotti resta un suo convinto estimatore. Su Robinho gli occhi di club brasiliani – su tutti Santos e Flamengo –ma la sensazione è che dipenda esclusivamente dalla volontà della società: il calciatore accetterebbe di restare così come di tornare nel Paese nativo.

CAPITOLO ACQUISTI – La proprietà ha chiaramente manifestato in tempi recenti la volontà di muoversi nei paletti del bilancio, dopo gli esborsi necessari a ripianare le perdite degli ultimi anni. In soldoni, niente spese folli. L’eventuale acquisto di un top player passa per una cessione importante. Se nessuno dovesse partire, spazio alle operazioni “low cost”: già approdati con la formula “parametro zero” Riccardo Montolivo e Bakaye Traorè – mediano ex Nancy – per consolidare il centrocampo, la società è alla ricerca di un centrale difensivo che non faccia rimpiangere Nesta e di un esterno basso mancino. Acerbi e Dossena i nomi caldi, ma la piazza chiede di più: il salto di qualità – tecnico e mentale – per concorrere in Italia e fuori. In tal direzione il cambio di passo arriverebbe soltanto con un centrocampista di livello mondiale, l’innesto auspicato dai tifosi rossoneri. Ammesso che i mal di pancia non diventino qualcos’altro.