Debito estinto: Correa – Samp, tutto ok

Per i blucerchiati sconto. L’argentino: «Io all’Inter? Si diceva nel 2012»

Tra i tanti dubbi della Sampdoria per il futuro, uno almeno è tolto: Joaquin Correa è un giocatore totalmente blucerchiato. L’attaccante argentino, arrivato meno di due anni fa a Genova dell’Estudiantes, è stato infatti pagato dalla società ligure: non ci sono debiti insoluti in sostanza, come invece si vociferava nelle ultime settimane parlando del bilancio della Sampdoria. Di più: la stessa società ha fatto sapere ieri di aver già pagato le rate che mancavano per Correa (due da 2,2 milioni di dollari l’una circa) in un’unica soluzione alla fine dell’anno scorso. L’Estudiantes conferma di aver ricevuto circa 8 milioni di euro subito e la Sampdoria, dal canto suo, ha ottenuto un piccolo sconto sulla cifra totale per Correa (doveva circa 9 milioni euro in totale per il suo cartellino al club argentino). Tutto ok dunque con il presidente dell’Estudiantes ed ex giocatore sampdoriano Juan Sebastian Veron: per Correa è stato anche versato il cotributo di formazione, quindi non restano più debiti da parte blucerchiata. Il caso è tolto, almeno dal punto di vista formale. 

CORREA: «IO ALL’INTER? QUANTE SE NE DICONO…» – Il problema è a monte riguardante adesso proprio la posizione di Correa in rosa, perché l’attaccante potrebbe essere ceduto in nome del budget di mercato e proprio il fatto che sia stato totalmente pagato può favorire la cessione. Sul giocatore l’Inter, almeno secondo le voci, non confermate però dalla Sampdoria e nemmeno dallo stesso Correa, che ieri ha parlato alla stampa locale argentina dicendo: «Il mio bilancio stagione è positivo, dopo l’infortunio ho sempre giocato, a livello personale sono contento anche se a livello di squadra non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo – le sue parole – . L’Inter? Se ne dicono tante, ma io ho un contratto con la Sampdoria e sono tranquillo. Dovevo andare all’Inter nel 2012, ma l’Estudiantes mi disse di aspettare perché non ero ancora pronto per fare il grande salto. Alla lunga direi che ha avuto ragione e ci ha pure guadagnato».