2015
Ferrero: «Inter? Più acqua che pesce»
Il patron blucerchiato su Soriano e Eder: «Non siamo un discount»
Sabato notte Massimo Ferrero ha cantato “Grazie Roma” con Antonello Venditti sul palco dell’Olimpico, conquistando la scena con un coro anti-laziale. Non una novità per il presidente della Sampdoria, la cui fede giallorossa è ben nota. Il patron blucerchiato, che nel 2001 ha festeggiato al Circo Massimo la vittoria dello scudetto della Roma, non vuole però che i suoi gesti vengano strumentalizzati: «Non ho niente contro i tifosi della Lazio, voglio bene a tutte le tifoserie che amano il calcio. Divertiamoci con un po’ di civiltà e, perché no, con un po’ di creatività», ha dichiarato Ferrero ai microfoni del Corriere dello Sport.
IL CENTROCAMPISTA – Ferrero, che ha dichiarato di stimare il collega Claudio Lotito, perché grande lavoratore, rivelando che il suo nemico è se stesso, ha parlato poi del mercato della Sampdoria, concentrandosi sul caso Roberto Soriano: «E’ un nostro giocatore e siamo contenti di averlo confermato. Il Napoli in cinque minuti aveva i documenti pronti per Zuniga e ce ne sono voluti venticinque per quelli di Soriano. Per fortuna che ho detto di non depositare se non tutti e due insieme. Ci siamo sentiti presi in giro. Ma Soriano non è un giocatore del Napoli in prestito alla Sampdoria. De Laurentiis è un po’ volubile: voleva Soriano, però alla fine siamo entrambi contenti che le cose siano rimaste così. Non siamo un discount, la Samp merita rispetto».
L’ATTACCANTE – Poi il presidente della Sampdoria ha parlato della permanenza di Eder, che sembrava ad un passo dall’Inter: «Ha un contratto con noi rinnovato per cinque anni a marzo dello scorso anno. L’Inter lo ha chiesto offrendo fior di milioni, ma per noi non era in vendita. A volte il denaro ti può far cambiare idea, ma non era questo il caso. E poi è più difficile riscuotere denaro che far girare giocatori. l’Inter è come la Marina, tanta acqua e poco pesce», ha dichiarato Ferrero, che non intende vendere Soriano ed Eder e che non giudica all’altezza le offerte finora ricevute per loro. Infine, rivela un retroscena: «Milan? Quando vuole un calciatore lo prende, evidentemente non c’era tutta questa voglia con Soriano. Siamo una società serie e abbiamo i conti a posto: ho rifiutato offerte da 25 milioni di euro per due giocatori».
IL DIESSE – Lo stesso direttore sportivo Carlo Osti, come riportato da Tuttosport, a proposito di Soriano ha dichiarato: «Il mercato è chiuso e lui è dei nostri. Siamo felici sia rimasto. Parliamo di un giocatore fondamentale, questa può essere per lui la stagione della consacrazione, viste anche le chiamate in azzurro. Lavoreremo per prolungare il suo contratto, non appena sarà tornato dalla nazionale. Qualcuno a Napoli ancora ne parla? Io guardo in casa mia. Da qui a gennaio c’è tempo e noi dobbiamo solo pensare a centrare i nostri obiettivi sul campo».