2014
Campanharo: «Voglio dimostrare il mio valore»
Continua il nuovo acquisto: «Devo pensare a lavorare per crescere e migliorare»
HELLAS VERONA CAMPANHARO – Giornata di presentazioni alla stampa in casa Hellas Verona, con il nuovo arrivato Gustavo Campanharo pronto a dimostrare il suo valore ed a ripagare la fiducia di Sean Sogliano. Ecco le parole dell’elegante centrocampista, raccolte dai colleghi di Hellasnews24.com: «Non mi aspettavo che Sogliano venisse a guardare la sfida tra Bragantino e San Paolo. In quel match ho giocato davvero bene, a sorpresa abbiamo vinto noi. Poi, c’è stato un contatto tra il mio procuratore e il direttore del Verona, che si sono parlati per valutare i presupposti della trattativa. Il giorno dopo, il mio agente mi ha chiamato, dicendomi che Sogliano mi aveva visionato. E gli ero piaciuto. La prima volta in cui io e Sean ci siamo confrontati è stato in Italia, mi ha subito detto che sarei rimasto a Verona. Il direttore mi ha convinto immediatamente».
E’ UN PIACERE ESSERE QUI – «E’ stata un’operazione positiva anche per l’immagine del Bragantino. Per me è un piacere essere qui. Credevo di restare alla Fiorentina, avevo disputato una buona stagione quell’anno. Non è andata così, non conosco i motivi della scelta. Evidentemente i direttori di Juventude e Fiorentina non hanno raggiunto un accordo. Speravo di tornare in Italia prima o poi, alla fine è successo. Non capita spesso di poter avere una seconda possibilità».
TESTA AL PRESENTE – «Ora, lotterò con tutto me stesso per cercare di non farmela sfuggire. Conoscere già il paese e le sue tradizioni è sicuramente un vantaggio. Per me è una motivazione in più, non un peso. Credo che grazie al lavoro quotidiano io possa dimostrare il mio valore. E’ un grande piacere essere qui, come aver giocato con la Fiorentina. Ho la testa al presente, devo lottare per questa maglia e questi colori. Voglio dimostrare tutto qui, darò il massimo per mettere in luce il mio valore e crescere. Molti tifosi allo stadio? Sono uno stimolo, speriamo di fare una grande stagione anche per loro».
IL RUOLO – «Voglio dimostrare il mio valore alle tante persone che non mi conoscono. Piano piano posso farlo, credo di poter mettere in evidenza le mie qualità, e dove posso arrivare. Io titolare? E’ difficile dirlo, valuterà l’allenatore. Io devo pensare a lavorare per crescere e migliorare. Posso solo imparare da giocatori di questa importanza, già consacrati nel mondo del calcio. Calciatori come Toni, Marquez e Saviola hanno un bagaglio importante, dovrò cercare di seguire il loro esempio. E’ quella la strada giusta. Solo così potrò migliorare. Ruolo? Quando sono arrivato a Firenze ero centrocampista. Poi, dopo il provino e i due gol l’allenatore mi ha spostato più avanti, da trequartista, sperando segnassi di più e facessi assist. Una volta tornato in Brasile ho giocato nuovamente come centrocampista vero e proprio, il ruolo che preferisco».