Inchiesta Report Juventus, Agnelli: «Affermazioni false e infondate»
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Juventus, Agnelli contro Report: «Affermazioni false e infondate». La replica: «Nuove rivelazioni»

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Cda Juventus, il presidente Andrea Agnelli fa il punto in casa bianconera: da Marotta a Report, ecco le sue parole

Giornata di CdA in casa Juventus, presidente Andrea Agnelli a tutto tondo sul mondo bianconero nel discorso agli azionisti. Non poteva mancare una replica a Report: «Una trasmissione televisiva ha parlato dei rapporti della Juventus con la Curva Sud. La giustizia sportiva ci ha già condannato, quindi non permettiamo altre voci. D’Angelo non ha aiutato a fare entrare gli striscioni canaglia su Superga. Teniamo conto delle prove e delle sentenze, non ammetto che il nome Juventus sia infangato. Il 2018, come il 2010, sarà un anno di svolta».

Continua Andrea Agnelli: «Per affrontare le prossime sfide fino al 2024 abbiamo deciso di rinnovare la leadership della Juventus. Non cambia il metodo: area servizi, marketing e sport. Ringrazio affettuosamente Aldo Mazzia e Giuseppe Marotta (applauso). Aldo Mazzia è entrato in Exor nel 1987 assunto da mio padre. Il percorso dello Stadium e della Continassa sono opera sua. La Juventus è grata a lui (applauso). Giuseppe Marotta sono 40 anni che dirige le squadre di calcio. La capacità e l’esperienza di Marotta sono stati fondamentali a livello sportivo. Anche a lui i più sentiti ringraziamenti». E sottolinea: «Abbiamo scelto una nuova generazione di leader. Per quanto riguarda lo sport, puntiamo a stare nell’elité del calcio».

Non si è fatta attendere la replica di Report attraverso le parole di Ranucci: «Agnelli ha tutto il diritto di dire quello che vuole – ha detto il giornalista e conduttore a RMC Sport – Noi mostreremo ulteriori elementi su questa vicenda, avremmo evitato volentieri ma visto che ci hanno accusato, faremo ulteriore chiarezza con testimonianze. E’ lo stesso D’Angelo a dire che è stato beccato e che si trovava di qualcosa di pesante, noi mostreremo nuovi elementi per fare chiarezza. Poi ci sono delle anomalie sugli striscioni: erano due, i due ragazzi accusati sono stati fermati all’ingresso, perquisiti dalle forze dell’ordine e non avevano questi striscioni. D’Angelo è una persona onesta, credo sia anche una persona sensibile, perché è l’unica persona della Juventus che ha provato vero dolore per la morte di Bucci».