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Cessione Juventus, Zoff sta con Elkann: «Non ho mai ritenuto si potesse concretizzare. La Juve non è solo una società di calcio, ma qualcosa in più. Il legame con la dinastia è saldo»
Cessione Juventus, Zoff sta con Elkann: le parole dell’ex portiere bianconero sulle voci riguardanti l’offerta presentata da Tether per l’acquisizione del club
Intervistato da Libero, Dino Zoff, ex portiere, capitano e allenatore della Juventus, ha detto la sua sulla decisione di John Elkann e di Exor di respingere l’offerta presentata da Tether per l’acquisizione del club bianconero. Una scelta che, secondo una delle figure più rappresentative della storia juventina, non poteva che andare in questa direzione, per ragioni che vanno ben oltre l’aspetto economico.
IL NO DI EXOR ALL’OFFERTA – «Non ho mai ritenuto si potesse concretizzare l’accordo. Ci sono un po’ rimasto, poi ho pensato che sarebbe stata una cosa impossibile da concretizzarsi. Infatti, puntuale, è arrivato il “no grazie” di Exor».
LA JUVENTUS COME IDENTITÀ – «La Juventus per la quale ho tifato sin da bambino non è soltanto una società di calcio, è qualcosa di più a Torino. Per capirlo occorre averci giocato e averla allenata come ho fatto io. Penso che sia rimasta la stessa anche sotto la gestione di John Elkann, visto che di fronte a un’offerta che pareva seria è stato detto e motivato un no».
IL LEGAME CON LA FAMIGLIA AGNELLI – «Non ho mai creduto alle voci sulla cessione del club, né in passato né adesso. Quando giocavo con la maglia numero 1 mi sembrava valesse quasi più della Fiat per l’Avvocato e per tutta la famiglia. Se è così anche per John Elkann? Posso solo dire che il legame con la dinastia è saldo dal 1923, quindi da 102 anni. È la storia a parlare. Non penso si interrompa mai, malgrado certe voci e certe offerte».
UNO SGUARDO AL FUTURO – «Non sono nella testa di John Elkann ma sono certo che la Juventus non verrà mai ceduta. Una cosa sono i giornali, un’altra la squadra del cuore del casato».