Hetemaj: «Inter, non vogliamo fermarci»

E sul gol alla Juventus: «Che felicità! Ma dovevamo fare risultato»

Mini vacanza con la fidanzata dopo il gol alla Juventus per Perparim Hetemaj, che ieri è tornato a sudare con il Chievo Verona. Il centrocampista, che sognava da bambino di diventare un calciatore, ha seguito però un percorso ricco di insidie per diventare un professionista: è fuggito dal Kosovo ed è finito in Finlandia, dove suo padre è morto. Ha vissuto in un centro d’accoglienza, poi il calcio gli ha dato gioie e soddisfazioni dopo anni di sacrifici. E ora non si risparmia nel Chievo, che magari in futuro potrebbe lasciare per volare in Inghilterra: «Se ho mai pensato ad una big? No. Quando ero piccolo tifavo per l’Arsenal. Forse un altro sogno può essere la Premier. In Italia ci sono già da 6 anni. Ma ho un contratto col Chievo fino al 2018 e a Verona sto bene», ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport.

QUEL GOL – Poi ha parlato del buon momento del Chievo Verona: «Giochiamo bene e lavoriamo bene, qui si sta tranquilli. Ma non esaltiamoci. La salvezza sempre prima di tutto. Cosa resta del gol alla Juventus? La maglia mia. Non ho fatto cambi sabato sera. Me la tengo. Ho provato una grande felicità. Poi però ho pensato che dovevamo fare risultato. Sa che ho segnato un gol simile, ma su punizione in Nazionale contro l’Irlanda del Nord? Ma non ho un gran tiro».

NUOVE ROTTE – Poi ha ringraziato Iachini, che l’ha voluto al Brescia nel 2010, e ha svelato di essere stato cercato dall’Udinese prima di passare all’Aek Atene, che ha scelto perché giocava la Champions League. Hetemaj, che è amico di Cyril Thereau («Siamo fratelli. E’ uno che cerca di aiutarti sempre. Una gran persona. In allenamento lo menavo. Mi manca»), ha suonato la carica in vista del prossimo match contro l’Inter: «E’ una grande squadra, dimostra di star bene, ha un buon collettivo e Kondogbia, che ho seguito in Champions, è bravo. Ma noi cercheremo di confermare il nostro buon momento».