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2014

CN24 – Juventus, Agnelli: «Monsieur Platini, adesso basta battute!»

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dal nostro inviato: Simone Sacco

Adopera una buona dose di captatio benevolentiae Andrea Agnelli, ospite di riguardo al Wired Next Fest di Milano, kermesse tecnologica organizzata dall’omonimo magazine che per gli appassionati di hi-tech proseguirà fino a domenica 18 maggio. “Io non sono indispensabile alla Juventus”, specifica in chiusura d’intervento il presidente bianconero fresco scudettato. Specificando in pratica che la storia ultracentenaria del club torinese parla già di per sé, al posto dei singoli dirigenti.

L’argomento dell’incontro è il ruolo strategico (presente e futuro) dello Juventus Stadium, un impianto-gioiello unico nel nostro Paese che però guarda attentamente all’esempio del Chelsea per quel che riguarda introiti e profitti: “Siamo ancora lontani dagli standard vincenti dello Stamford Bridge, ma bisogna comprendere che Torino non è Londra. Il nostro obbiettivo non è tanto legato all’oggi ma a come vivranno lo Stadium i bambini odierni di cinque anni che ne avranno trenta nel 2040. Tanto per dire: mio figlio di due anni e mezzo sa già usare correttamente l’iPad!”.

Per non dire della stessa area geografica su cui sorge l’impianto nato dalle ceneri del mai amato Delle Alpi. “Vogliamo riqualificare la Continassa – aggiunge Agnelli – trasferirci a breve la nostra sede sociale più il centro d’allenamento della prima squadra e della Primavera. E poi inaugurare un albergo multi-funzionale dove far vivere e crescere la nostra cantera”.

Un grande stadio rivolto al futuro sarà anche sinonimo di una grande Juventus europea? E qui Andrea comincia a levarsi alcuni sassolini dalle scarpe dopo un altro anno speso in trincea mediatica: “Il rammarico per la mancata finale di Europa League in casa ovviamente esiste, ma non è niente di paragonabile al dispiacere di Istanbul. Una semifinale europea col Benfica rappresenta comunque un netto percorso di crescita”.

Una “crescita” che però cozza col pensiero di Michel Platini. Le Roi, infatti, sostiene che dovranno passare ancora parecchi anni prima che lui, in qualità di presidente assoluto dell’UEFA, consegni un trofeo nelle mani di qualche capitano bianconero: “Michel è simpatico e come al solito ama fare battute. Eppure, se in primavera una squadra come la Juventus è ancora competitiva sia in Italia che in Europa, bisognerebbe solo mostrarle rispetto… Credo che sia da ignoranti bollare come fallimentare questa nostra ultima stagione sportiva. E pure quella dello scorso anno”. Dove per l’appunto la Vecchia Signora cedette solo ai futuri campioni del Bayern Monaco.

Quindi, per riassumere, che voto darebbe Andrea Agnelli a questa Juventus targata 2013/2014? “Aspetto domenica prossima per pronunciarmi definitivamente. Abbiamo questa gara col Cagliari che forse ci permetterà di arrivare a 102 punti: un risultato che non avrebbe eguali”.

Giusto in conclusione, una curiosità “visuale”: indovinate cos’è apparso al termine di un videoclip proiettato sul maxischermo del Wired Next Festival e dedicato a un tifoso juventino (di origine francese) vincitore di un concorso su Facebook e Twitter? Un highlight di Juventus Inter 3-1 dello scorso 2 febbraio con tutto lo Stadium in festa. La rivalità acerrima continua…

dal nostro inviato: Simone Sacco