Conferenza stampa Andreazzoli: «La Lazio non ci vedrà al loro pari»
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Conferenza stampa Andreazzoli: «La Lazio non ci vedrà al loro pari»

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Conferenza stampa Andreazzoli, il tecnico ha parlato in in vista di Lazio-Empoli, match in programma domani

Andreazzoli ha parlato in conferenza stampa in vista di LazioEmpoli, match in programma domani alle ore 14.30. Queste le parole del tecnico dell’Empoli.

EMERGENZA COVID – «Viviamo col disagio di tutti i cittadini. Più di noi lo soffrono questi medici, che sono molto indaffarati. Noi siamo tornati con molta partecipazione a assumere ancor più attenzioni necessarie. Siamo con la mascherina anche in palestra e nello spogliatoio. Si tratta di un disagio quasi per tutti, perché è una situazione con cui convivere, è un peccato essere tornati a questi livelli».

PREPARAZIONE E MERCATO – «Ci siamo concessi un giorno in meno di ferie per cercare di non abbassare il nostro livello di attenzione fisico e di testa, ma i ragazzi si sono presentati bene. Abbiamo ripreso come volevamo il lavoro di gruppo, al massimo delle nostre possibilità, poi sarà il campo a dire se siamo pronti. Voci di mercato? Ne farei a meno, sono contento dei miei ragazzi ma ci sono dinamiche che necessitano di interventi, che non mi competono. Per certi versi danno anche piacere perché danno lustro a quanto hanno fatto i giocatori, ma da lì a farla diventare un difetto il passo è breve. Nello spogliatoio abbiamo teste che pensano bene».

AVVERSARI E PARTITA – «Ci ricordiamo bene come è andata la prima di campionato. Sarebbe una mancanza notevole se non facessimo attenzione a cosa è successo. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro. Vedo i ragazzi che partecipano in maniera totale, vedremo che cosa dirà il match. Non credo che la Lazio ci vedrà come pari categoria, ma per noi deve essere un vantaggio. Se abbiamo la stima degli avversari ci fa piacere. Vuol dire che abbiamo lavorato bene e assunto una parziale posizione di una sorta di privilegio. Bisogna fare di necessità virtù, abbiamo lavorato come se fossimo stati tutti, dovremo fare delle considerazioni anche basandoci su questo periodo».