Conte e Firenze, tra sfottò e appelli | GdS

Il c.t. spera che il campanilismo non penalizzi la Nazionale

La storia tra la Nazionale italiana e Firenze non è una storia d’amore particolarmente entusiasmante e la presenza di Antonio Conte alla guida degli azzurri, per ovvie ragioni, non riesce a migliorare la situazione. Il legame del  commissario tecnico azzurro con la Juventus, nel corso degli anni, ha regalato sfottò e provocazioni – comunque nei limiti dell’ironia e della sportività – da parte del pubblico viola. La Gazzetta dello Sport ripercorre tale storia non priva di una certa acredine: dalle parrucche, al gesto di Conte direttore d’orchestra in risposta ai cori, è evidente come non corra buon sangue tra il capoluogo toscano e l’attuale c.t. dell’Italia.

PREVENDITA FIACCA – Conte, in conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza di sostenere la Nazionale al di là della fede calcistica relativa ai club: secondo il quotidiano, pur non essendoci al momento chissà quale astio nei confronti della squadra azzurra da parte di Firenze, si registra una certa indifferenza e tale scarso entusiasmo si rifletterebbe anche sulla prevendita che, fino a ieri, si attestava sui 5mila biglietti.