Cremonese, Braida: «Nel calcio ci sono sempre le sorprese. Milan? Certi amori non finiscono» - Calcio News 24
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Cremonese, Braida: «Nel calcio ci sono sempre le sorprese. Milan? Certi amori non finiscono»

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Ariedo Braida, direttore sportivo della Cremonese, ha parlato a Radio Anch’io Sport sulla stagione della Cremonese

Ariedo Braida, direttore sportivo della Cremonese, ha parlato a Radio Anch’io Sport sulla stagione della Cremonese

LECCE – «Gli ho fatto una profezia a Sticchi Damiani. La prima partita di campionato il Lecce ha perso 3-0 a Cremona. Qualche mese dopo l’ho rivisto e gli ho detto che la sua squadra era la più forte». 

CREMONESE – «Nel calcio ci sono sempre le sorprese. Molte volte si danno per scontate certe cose, ma in questa Serie B si sono viste cose sorprendenti. Campionato difficile e che ha messo alla prova un po’ tutti. Piano piano ci siamo fatti strada e abbiamo ottenuto un grande traguardo»

FAGIOLI – «Non so cosa voglia fare la Juventus, ma posso dire che lui è nato per fare il calciatore. Lui deve continuare a lavorare per crescere e migliorare. La crescita si vedrà cosa potrà fare, ma ha doti fuori dal comune».

SERIE A – «Non abbiamo ancora un progetto siccome il campionato è finito da poco. Nei prossimi giorni parleremo con il patron Arvedi per programmare. Quest’anno avevamo tanti giovani e penso che porteremo avanti il giusto mix per affrontare la Serie A».

STADIO – «Abbiamo il nostro impianto, che può tenere 16/17 mila posti parleremo anche di questo con il presidente se fare lavori per aumentare la capienza».

SCUDETTO MILAN – «Molte volte non vince la squadra migliore, ma il gruppo. Il Milan è questo. Sono molto legato ai rossoneri. Pioli sta facendo cose meravigliose e sono convinto che ce la faranno fino in fondo. Ritorno? Gli amori non finiscono mai, Maldini e Massara sono bravissimi ma la mia esperienza può ancora aiutare. La mia passione non morirà mai per questo sport. Sono andato a Cremona quando era ultima in classifica in B soltanto per le motivazioni che avevo». 

SERIE A – «Serve un  capitolo a parte. Io da tempo dico che ci vorrebbe una scuola per istruttori, serve migliorare la tecnica e lavorare tutti i giorni su questo. Servono progetti seri».