Criscito: "Nazionale, che emozione! Milan? Tornerà grande". E su Juventus-Napoli.. - Calcio News 24
Connect with us

2012

Criscito: “Nazionale, che emozione! Milan? Tornerà grande”. E su Juventus-Napoli..

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

criscito ifa

ZENIT SAN PIETROBURGO CRISCITO – Intervistato da Tuttosport, Domenico Criscito ha raccontato gli ultimi mesi vissuti lontano dalla Nazionale e dall’Italia, che poi ha riconquistato per la recente sosta. Il laterale napoletano ha anche parlato della sfida tra Juventus e Napoli e di quella in Champions League con il Milan«Essere ritornato in Nazionale è stata un’emozione speciale. La chiamata di Prandelli mi ha scaldato il cuore, mi ha sollevato. Adesso che è passato qualche mese da quella pazzesca mattina del 28 maggio, riesco a pensare a tutto l’accaduto con maggiore lucidità e minor coinvolgimento emotivo. Non ho mai pensato a una disparità di trattamento nei miei confronti rispetto a qualche compagno di squadra. In cuor mio ho sempre creduto che sia io che Bonucci avremmo meritato di giocare l’Europeo. Sul resto ho smesso di riflettere. Faccio come suggerisce una famosa canzone napoletana: Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto; chi ha dato, ha dato, ha dato: scurdammoce o passato.. Il passato, davvero, non mi interessa più: mi concentro sul presente e sul futuro. Sono ancora indagato a Cremona: mi auguro solo che tutto, anche lì, si chiuda il più presto possibile», ha dichiarato Criscito, che poi ha proseguito: «Non mi manca molto l’Italia, semmai ho tanta nostalgia degli amici più cari, dei ragazzi con cui ho legato in questi ultimi anni e che anche nei momenti difficili non hanno avuto un secondo di dubbio sullo schierarsi dalla mia parte. Non ho saudade da cibo italiano: qui a San Pietroburgo mangi divinamente. Cosa scelgo tra caviale e pastiera? Non amo nessuno dei due, ma un morso a un babà napoletano lo assesterei più che volentieri, anche se il salmone che mangi qui in Russia è fantastico. Se c’è una cosa che non mi manca assolutamente del calcio italiano sono le polemiche: eccessive, ripetitive, noiose, stancanti, nauseabonde. Bisognerebbe tornare indietro di qualche anno: meno chiacchiere e più risultati. Il tipo di gioco in Russia è molto diverso da quello a cui ero abituato: in Italia si cura moltissimo l’aspetto tattico. Qui, invece, ogni partita è una battaglia. Ci sono 8-9 squadre in grado, al momento, di assicurarsi il titolo della Russian Premier Liga: l’Anzhi di Eto’o, attualmente in testa, le squadre di Mosca, noi dello Zenit e il Rubin Kazan del mio amicone Sasà Bocchetti . Sarà lotta aperta e bellissima fino all’ultimo».

«In Champions League stiamo facendo fatica: il Malaga ha dimostrato di essere una corazzata. Gli spagnoli sono stati stupefacenti: credo che in pochi sapessero quanto sono quadrati e ostici. Lo Zenit è stato sfortunato col Milan: ora ci aspettano 4 finali, 4 partite in cui, se vogliamo nutrire speranze di passaggio del turno, si dovrà vincere, senza se o senza ma. Solo allora tireremo le somme e faremo un bilancio. Credo che il Milan sia in crescita: contro di noi ho visto una squadra in salute. E nel derby hanno confermato di essere in ripresa dopo un inizio difficoltoso figlio probabilmente dello shock per gli addii di Thiago Silva e Ibrahimovic: hanno perso solo perché il gol di Montolivo è stato annullato ingiustamente. I rossoneri hanno qualità, che prima o poi tornerà a fare la differenza», ha aggiunto il terzino dello Zenit San Pietroburgo, che ha poi aggiunto: «Domani lì da voi si gioca Juventus-Napoli, per me che sono napoletano di nascita ed ex juventino è una sfida dal sapore speciale. Sono sicuro che sarà un match splendido e divertente dove si affrontano le due squadre più forti del campionato: i bianconeri sono i favoriti per il tricolore, i partenopei giocano benissimo. Non dimentichiamoci poi che lo scorso anno l’unica squadra capace di battere il gruppo di Conte è stata proprio il Napoli. Non vi faccio un pronostico, però: metti mai che l’azzeccassi, domattina mi troverei Palazzi che mi citofona all’alba – e giù un’altra risata -».

«Tra qualche mese sarò di nuovo papà: crescere un pargolo è un’avventura entusiasmante. Alfredo, il mio primogenito che a inizio ottobre ha compiuto 9 mesi, tra poco non sarà più da solo: mia moglie Pamela, infatti, è di nuovo incinta. In quel campo più che un terzino sono un bomber. E poi, che devo dirvi? A San Pietroburgo fa freddo e bisogna sempre trovare un modo per scaldarsi…», ha poi concluso Criscito.