2014
Del Piero: «Non smetto. Conte? Normale avere ambizioni alla Juventus»
Le parole dell’ex attaccante bianconero tra il suo futuro e i temi caldi del club bianconeri.
CALCIOMERCATO JUVENTUS DEL PIERO – Intervenuto ai microfoni di “SkySport24”, Alessandro Del Piero ha parlato a margine della mostra realizzata dal fotografo McCurry: «E’ stata una mostra impegnativa, ma le sue fotografie sono incredibilmente belle. E’ un onore poterle ospitare. Il progetto nasce dal libro che ho realizzato: è un viaggio dei momenti più importanti. Abbiamo creato una sorta di 11esimo capitolo. E’ molto emozionante, si tratta di calcio giocato da bambini», ha dichiarato l’ex attaccante del Sydney FC e della Juventus.
FUTURO – Sulle sue prospettive future Pinturicchio ha spiegato: «Lo annuncerò quando ci sarà qualcosa di concreto e fattibile sotto tutti gli aspetti, come il progetto di Sydney. Mi auguro di poterlo fare presto, di analizzare in breve tempo le opzioni. Al di là della passione, che non mi passerà mai, credo che ci sia ancora la possibilità di affrontare una nuova avventura. Spero arrivi presto questa nuova occasione. Smettere? E’ un periodo di riflessione per me, ma la voglia di giocare è ancora tanta».
IL PASSATO E IL FUTURO – Del Piero ha parlato poi del club del quale è bandiera: «Io domenica non sarò a Torino, quindi non sarò allo Juventus Stadium. Agnelli? Ho invitato lui, ma anche Lapo e John Elkann, che per motivi diversi non sono potuti venire oggi, ma la mostra è aperta, possono venire quando vogliono. Juventus? La delusione per la mancata finale di Europa League sia fresca, perché è un club ambizioso, così come dispiace per l’eliminazione dalla Champions League. Ma è innegabile che il percorso in campionato debba far pensare a qualcosa di straordinario. E’ stata una cavalcata strepitosa, non è mai facile. Tevez? E’ stata una stagione molto importante anche per lui. Spero che possa fare anche meglio. Non mi metto a sottolineare i discorsi sulla maglia 10: ognuno ha la sua storia, ha il suo modo di fare. Il fatto che abbia fatto bene regali gioia ai tifosi juventini e questa è la cosa più importante. Conte? Ha creato qualcosa di significativo. Rifletterà bene, questo è sicuro. Vedremo… E’ difficile ambire in Europa, lo so, ma è difficile giudicare senza esserci dentro ed io non ci sono da due anni. C’è un gap per risultati e con il calcio spagnolo, inglese e tedesco. Il messaggio che sta lanciando il calcio italiano non è fantastico. Ci trasciniamo diversi problemi, economici e di sicurezza, e questo non ci fa bene. Allenatore? Non ci ho mai pensato, ma è un lavoro affascinante. Non so se sarò allenatore o dirigente in futuro, questo vuol dire che la passione per giocare è tanta».
NAZIONALE – Infine, accenno anche all’Italia in vista dei Mondiali: «Convocazioni? Non ho seguito molto il campionato italiano, mi sono concentrato sulla Juventus, quindi non so come stanno i giocatori, ma credo che Prandelli meriti fiducia, perché ha fatto un lavoro incredibile. Le scelte le fa sia in base a condizioni psico-fisiche, ma anche per l’importanza all’interno del gruppo. Non penso sia criticabile. Immobile? Si è allenato parecchie volte alla Juventus, sono contento per lui. La realizzazione di un giovane è bella da sottolineare. Zanetti? L’ho salutato, ho salutato anche Giggs e Puyol. Giocatori e bandiere straordinarie. Javier è stato incredibile, per lui è stato più difficile emergere, essendo straniero, e quindi merita più credito. Poi basta vedere la sua carriera per descrivere la sua persona a livello di risultati e carisma. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per il futuro. Spero resti qui, perché è fondamentale avere persone con questi valori».