2012
Derby spagnolo in finale di Europa League, il preview
Quando qualche settimana fa i risultati hanno stabilito che la finale di Uefa Europa League, in programma questa sera alle 20.45, sarebbe stata tra Atletico Madrid e Athletico Bilbao era impossibile non pensare a una partita ad alto contenuto emotivo. E non solo. La partita promette bene anche dal punto di vista dello spettacolo. A Bucarest è ormai tutto pronto e tutto organizzato nei minimi dettagli, la capitale rumena vuole fare bella figura davanti all’Europa intera. Le vie della città, come previsto e prevedibile, sono invase da numeri spagnoli che colorano la città di bianco e rosso (colori sociali di entrambe le squadre), tanto che il principale giornale sportivo rumeno (la Gazeta Sporturilor) questa mattina ha pubblicato uno speciale sull’evento, di cui metà rigorosamente in spagnolo. Si parla di qualche migliaio in più di tifosi baschi. Per loro quello di questa sera è un appuntamento non sono con l’Europa, ma soprattutto con la storia. Nella particolare e affascinante storia della squadra di Bilbao non c’è mai stato un titolo europeo. Inoltre la finale manca da oltre 30 anni, e un qualunque successo da 28, giusto per citare qualche motivo in più per far sì che questa non sia una partita come le altre. Ma la partita per eccellenza, di un anno e non solo. La squadra di Bielsa si è segnalata per la forza del collettivo e per il buon gioco espresso. Dall’altra parte l’Atletico Madrid arriva in Europa da una serie di 11 risultati positivi e ha vinto questa manifestazione appena 2 anni fa. Simeone ha già vinto l’Europa League da calciatore, quando il trofeo andava ancora sotto il nome di Coppa Uefa, ma vorrà ripetersi anche da tecnico, per consacrare la sua esplosione. Le due squadre non si sono mai affrontate in una partita valevole per una qualsiasi coppa continentale, oggi è la prima voltta dopo tanti, com’è ovvio che sia, confronti tra i confini iberici. Una piccola chicca sui due tecnici: Bielsa ha allenato Simeone (nell’Argentina). Chissà se oggi non si sta chiedendo se gli ha insegnato troppo. Nel frattempo il verdetto, come sempre, spetta tutto al campo. Laddove i sogni diventano realtà o restano tali, consapevoli che vedremo affrontarsi due belle squadre ma consapevoli anche che come detto da Bielsa ieri in conferenza stampa:“Un uomo con nuove idee è un pazzo fin quando non vince”. Bielsa viene soprannominato “el loco” che tradotto vuol dire pazzo. Cambierà il soprannome?