2014
Douglas Costa: «Milan? Io come Ronaldinho»
L’esterno dello Shakhtar Donetsk non esclude la partenza in estate
SHAKHTAR DONETSK MILAN DOUGLAS COSTA – Prima di riprendere i lavori in Ucraina, lo Shakhtar Donetsk si è concesso una breve tournée italiana. Osservato speciale nella sfida contro l’Hellas Verona è stato Douglas Costa, da settimane nel mirino del Milan come alternativa ad Alessio Cerci. Il brasiliano, che in squadra vanta una piccola colonia di connazionali, ha spiegato la scelta sua e di alcuni suoi compagni di rifiutare di tornare in Ucraina per paura della guerra: «E’ stato tutto un malinteso. Dopo Donetsk ci avevano detto che avremmo vissuto e giocato a Kharkiv, ma noi non ci volevamo andare. E’ un’altra città alla frontiera con la Russia, ad appena 300 chilometri da dove eravamo. E se la guerra fosse arrivata fin lì? Eravamo preoccupati per noi e per le famiglie, quindi non siamo partiti con la squadra e abbiamo chiesto al presidente di andare a Kiev. Lui nel frattempo aveva deciso la stessa cosa e così siamo tornati. Tutto il Paese è in allerta. C’è tensione, è innegabile, ma si esce, si fa la solita vita. E soprattutto noi calciatori abbiamo la serenità giusta per lavorare duro sul campo», ha dichiarato Douglas Costa, che è cresciuto con Ronaldinho come idolo, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
IL SALTO DI QUALITA’ – L’esterno offensivo dello Shakhtar Donetsk, che ha dovuto ambientarsi al freddo e alle nuove abitudini, non ha cercato giri di parole per spiegare che direbbe sì ad un’offerta di una big, magari del Milan: «Se arrivasse, la prenderei subito. Allo Shakhtar sono grato per quanto mi ha dato e, se rimarrò, darò il cento per cento. Ma penso di essere pronto per una big. Milan? E a chi non piacerebbe ripetere gli stessi passi di Dinho?». In rossonero giocherebbe con Mario Balotelli: «Cosa vuole che le dica di lui? E’ uno di quei giocatori talmente forti di cui non c’è nemmeno da parlare, un campione».