2014
Ds Varese: «Che personalità Capezzi, su Bettinelli..»
I biancorossi hanno inflitto una pesante sconfitta al Trapani di mister Boscaglia
Il Varese ieri è tornato alla vittoria dopo quattro turni, regolando con un pirotecnico 5-2 il Trapani di Boscaglia. Un gruppo giovane quello lombardo che aveva necessità di questa boccata d’ossigeno in un turno di campionato che ha visto le pretendenti alla salvezza andare in difficoltà, fatta eccezione per la Virtus Entella. Ai nostri microfoni il direttore sportivo dei lombardi Gabriele Ambrosetti commenta la preziosa vittoria ottenuta ieri.
Sono bastati 45′ minuti giocati a livelli altissimi per avere la meglio sul Trapani. I tifosi hanno applaudito la vostra migliore prestazione stagionale?
«I complimenti vanno fatti ai nostri ragazzi e al nostro allenatore ma sa, il calcio è fatto di episodi. Ieri è andata bene, ce la godiamo ma dobbiamo subito cancellarla perchè ci attende la durissima trasferta di Brescia, che ha perso di nuovo».
In settimana circolavano voci sul possibile esonero di Bettinelli, quanto c’era di vero?
«Lo escludo categoricamente e lo posso spiegare in maniera molto semplice: i progetti vanno lasciati maturare. Quando si sposano vanno accettati anche gli episodi negativi, siamo una squadra giovane. Ci stiamo rinnovando sotto tutti i punti di vista, non solo quello tecnico-tattico. Abbiamo subito e analizzato, per fortuna abbiamo reagito bene».
Giovani e subito protagonisti come Capezzi, al primo gol tra i professionisti. Motivo di soddisfazione per lei che lo ha voluto dalla Fiorentina.
«Assolutamente, Leonardo è un giocatore pronto. E’ giovane ma già nella passata stagione si era messo in grande luce nella Primavera della Fiorentina per personalità e dinamismo. I giovani devono giocare, a 19 anni sei giovane di età ma non per essere un calciatore. Si è giovani anche a trent’anni, ha segnato Rea per esempio. Siamo molto contenti per il gol di Barberis che è entrato nel secondo tempo. Barberis è un prodotto del nostro vivaio. Questa è una mentalità che deve esistere non solo a Varese ma in tutte le squadre italiane».