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Edoardo Soleri, tutto quello che non sai sulla grande speranza della Roma in attacco

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Edoardo Soleri

Edoardo Soleri, il vice-Dzeko che avanza: il giovane centravanti prova a farsi spazio in B, con il sogno di un ritorno a Roma

A ben guardare, il calcio italiano deve molto alla Roma. Non solo perché è una delle squadre storiche del nostro campionato, ma anche perché la società giallorossa ha un vivaio di tutto rispetto. Se andassimo ad analizzare cosa hanno prodotto i vivai di tante società importanti in questi anni, la Serie A dovrebbe ringraziare la Roma, che ha praticamente sfornato due formazioni intere per il massimo campionato italiano. Tra questi, ci sono Romagnoli, Florenzi, Aquilani, De Rossi, Cerci, Politano, Caprari e tanti altri che hanno già calcato per diverse gare i terreni della Serie A. La stessa speranza che forse cova Edoardo Soleri, classe ’97 cresciuto nella Primavera della Roma e ora alla ricerca della consacrazione lontano dalla Capitale.

ANAGRAFICA

Nome e Cognome: Edoardo Soleri

Data di nascita19 ottobre 1997

ClubRoma (in prestito allo Spezia)

NazionalitàItaliana

CARATTERISTICHE TECNICHE

Ruolo naturaleCentravanti

Ruolo alternativo: Ala

Piede: Destro

Punti di forza: Da centravanti puro, c’è un movimento che in particolare Edoardo Soleri apprezza. Uno che gli piace fare spesso quando si aggira negli ultimi 16 metri: «Il movimento ad attaccare il primo palo quando sono in area. In campo cerco di dare sempre tutto e di uscire con la maglia sudata». Dotato di un’incredibile fisicità e di ottime capacità aeree, l’atletismo di Soleri gli permette di combattere ad armi pari con i difensori in area di rigore. In caso di emergenza o di rimonta alla disperata, può esser anche schierato come ala, anche grazie ai passati da trequartista prima di approdare alla Roma.

Punti deboli: Non si può dire che il ragazzo non sia cosciente di cosa debba migliorare. Lui stesso dice che «dovrei migliorare l’uso del sinistro». Non ha particolari punti deboli, ma semmai deve imparare a eccellere, non rimanendo schiavo della sua completezza. Quando si è particolarmente giovani – e sembra strano dirlo nel calcio di oggi -, saper fare tutto benino è forse peggio che qualcosa in maniera eccellente.

POTENZIALE

Campionato ideale: Le premesse sono state ottime, perché Edoardo Soleri ha realizzato ben 36 reti in 37 partite stagionali nel 2016-17 tra campionato, fase finale dello scudetto, Coppa Italia Primavera e Uefa Youth League (25 gol in 23 gare di campionato, solo una dal dischetto)Trasferitosi in prestito allo Spezia per trovare maggior spazio, i liguri avranno a disposizione un diritto di riscatto, con un contro-riscatto a disposizione della Roma. La speranza di Edoardo Soleri è di far bene, costringendo lo Spezia al riscatto e la Roma a un contro-risposta altrettanto immediata, magari scalando in Serie A. Finora il tecnico Fabio Gallo l’ha gestito, anche perché il reparto d’attacco dello Spezia è pieno di protagonisti per la B – Marilungo, Granoche, Forte, Gilardino -; tuttavia, Soleri può imparare soprattutto dai suoi due colleghi centravanti. La possibilità è che galleggi tra A e B se non trova il giusto spazio per esplodere: non sarebbe la prima volta che si verifica un fenomeno del genere per un attaccante in rampa di lancio.

Chi ci ricorda: Capace di gol particolarmente belli, qualcuno l’ha paragonato a Luca Toni per le fattezze e le potenzialità negli ultimi 16 metri. Un paragone tutto da verificare (anche se il ragazzo ci si vede: «Mi rivedo un po’ nelle sue caratteristiche ed è stato uno dei protagonisti della vittoria del Mondiale 2006»), ma ci sarà tempo: se ci pensate, in fondo anche Toni arrivò in Serie A a soli 23 anni e divenne decisivo a 26 con la maglia del Palermo. I centravanti (e in generale gli attaccanti) trovano il loro picco a metà dei vent’anni, quando hanno ormai appreso tutti gli strumenti del mestiere per rendere al meglio. Nato come trequartista, Edoardo Soleri si è poi ricollocato come centravanti per volere di Roberto Muzzi, all’epoca allenatore degli Allievi della Roma.

Dove può arrivare: Se andiamo a vedere la recente crescita dei nostri centravanti, c’è un’intera generazione – che comprende Pazzini, Matri, Borriello – che ha proliferato in Serie A senza però raggiungere una vera consacrazione in nazionale. La nuova leva – che comprende soprattutto Belotti, Immobile e Zaza (difficile considerare Gabbiadini e Balotelli dei centravanti) – ha avuto il compito di farli dimenticare. Per quelli che verranno dopo – come Soleri – l’importante è trovare spazio in Serie A. Sarebbe soddisfacente farlo alla Roma, che per altro avrebbe bisogno di un vero vice-Dzeko, visto che Defrel è un esterno e Schick è una seconda punta. Intanto, il giovane centravanti spera di farsi spazio in B, in modo da poter tornare in maniera credibile alla Roma.

SEGNI PARTICOLARI

Edoardo Soleri è effettivamente nato a Roma nell’ottobre del 1997, ma di fatto è cresciuto in Sud America, precisamente tra Buenos Aires (’98-2000) e San Paolo (2001-05): figlio di un affermato manager della Telecom, il ragazzo ha quindi sviluppato una sorta di esperienza internazionale ancor prima di approdare nelle giovanili della Roma nell’estate 2013. L’attaccante non ha dimenticato i trascorsi brasiliani, come ha raccontato al sito ufficiale della Roma: «Ho passato cinque anni lì da piccolo e mi sono rimaste impresse in particolare le partite con mio padre in spiaggia a Rio e il giorno in cui comprai la maglia della nazionale numero 9 di Ronaldo».