Emergenza coronavirus, i top club in crisi. Il calcio sta cambiando ancora
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Emergenza coronavirus, i top club in crisi. Il calcio sta cambiando ancora

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Emergenza coronavirus, i top club in crisi. Il calcio sta cambiando ancora. E i prezzi saranno inevitabilmente più umani

Anche i grandi club sono ormai in crisi. L’emergenza coronavirus, con la conseguente crisi economica dovuta al lockdown, ha scoperchiato il vaso di Pandora. I diritti TV tengono in piedi un sistema che ormai, a conti fatti, non si riesce più a reggere da solo. E senza calcio giocato può succedere l’inevitabile: il virus ha cambiato le abitudini e lo farà in futuro, ma ha radicalmente cambiato anche il calcio. O almeno, sta ‘cercando’ di farlo.

PROBLEMI IN SPAGNA – La prima pagina di AS in edicola oggi è davvero iconica. Il Real Madrid è costretto a vendere i propri campioni, per non rischiare il collasso. Il sistema Blancos si è sovraccaricato negli anni e ora rischia di crollare davanti all’emergenza coronavirus. Proprio per questo motivo la dirigenza sta cercando di vendere alcuni esuberi: per cercare liquidità in un periodo nero, ma soprattutto per poter “ripulire” il monte ingaggi.

PREMIER A RISCHIO – In Spagna ci sono molti problemi, ma nemmeno l’Inghilterra è esente da una crisi economica che rischia di stritolare il calcio. I maggiori introiti della Premier League arrivano proprio dai diritti TV e senza calcio giocato è inevitabile avere un calo sostanzioso delle entrate. Nel paese tutti spingono per poter ripartire il prima possibile, ma ci sono anche giocatori non disposti ad esporsi, come El Kun Aguero. Una guerra di soldi, come titola il Daily Mail.

E LA SERIE A? – Se Inghilterra e Spagna piangono, l’Italia non ride di certo. Anche nella serie A ci sono e ci saranno gravissime perdite. La crisi economica ha messo a nudo quella del calcio e se anche i top club europei soffrono, bisognerà rivedere tutto da capo. E i prezzi, inevitabilmente, saranno più umani.