2012
Esclusiva, Darwin Pastorin: “Milan in ricostruzione. Quanto è bravo Stramaccioni e Zeman..”
Darwin Pastorin, giornalista unico ed attuale direttore di 4RETE, ha risposto ad alcune domande sull’attualità calcistica in esclusiva per Calcionews24.com.
Juventus-Napoli: brutta partita preceduta e seguita da una vera e propria “battaglia” a colpi d’insulti, e non solo, tra le tifoserie. I media hanno qualche responsabilità nell’averla alimentata?
“Juve-Napoli è stata una partita agonistica e molto “emotiva”. I bianconeri hanno vinto in virtù dei cambi (a rete sono andati Caceres e il gioiellino Pogba partiti dalla panchina) e di una maggior solidità psicologica. Solidità non ancora mostrata in Europa. In effetti, i giornalisti – per primi – dovrebbero abbassare i toni, riportare il calcio a una festa. Dobbiamo essere noi, noi cronisti, a dare l’esempio positivo. E sempre a testa alta e schiena dritta”.
A proposito di Napoli… Mazzarri ha espresso il desiderio di concedersi un anno di riposo. Non ti pare che così facendo rischi di produrre un effetto negativo sulle motivazioni della sua stessa squadra a stagione appena iniziata?
“No, non credo. E, alla fine, vedrete, Mazzarri resterà a Napoli. La squadra è competitiva, in grado di competere, già da questa stagione, per lo scudetto. Certe parole sono dettate dalle emozioni del momento, dalla delusione contingente: continuo a vedere il futuro del tecnico toscano legato, profondamente legato, al club partenopeo”.
A proposito di Juventus: i bianconeri devono giocare sempre con il sangue agli occhi altrimenti diventanto una squadra “normale”. Possibile mantenere l’intensità voluta da Conte per un’intera stagione e con l’impegno di Coppa in più rispetto all’anno scorso?
“La Juve sta dominando in Italia e stentando in Europa. Non è facile, per nessuno, mantenersi ad altissimi livelli su due fronti così impegnativi e duri. Conosco Antonio Conte: saprà dare ai bianconeri anche una “forza”, tecnica, emotiva e psicologica, pure a livello continentale“.
Che effetto ti ha fatto vedere il Milan a Malaga difendersi come una provinciale qualsiasi?
“Il Milan, più che gli “errori” di Massimiliano Allegri (e basta con questo vizio italiano di considerare l’allenatore, sempre e comunque, il capro espiatorio per antonomasia!), sta pagando, a prezzo salato, la cessione di elementi di valore, come Ibrahimovic e Thiago Silva. Siamo, direi, in un periodo di rifondazione e di ricostruzione: ci possono stare, di conseguenza, prestazioni deludenti come quella di Malaga. Non devono, ovviamente, diventare la “spia” di una intera annata”.
Stramaccioni, per adesso, meglio di Mourinho alla sua prima stagione italiana: la scuola tricolore continua a sfornare allenatori di talento ma non pare che lo stesso avvenga per i dirigenti viste le condizioni in cui il sistema calcio è ridotto in Italia…
“Mi piace Stramaccioni: è giovane, bravo, dotato di carattere. Moratti ha fatto bene a dargli fiducia. I nostri dirigenti? Serve un ricambio generazionale, probabilmente. Il modello positivo si chiama Andrea Agnelli che, nel nome del padre e dello zio, sta costruendo una Juve destinata a vincere e convincere ancora a lungo. Oltre ad aver costruito lo “Juventus Stadium” e aver dato vita al Museo bianconero, che tutto il mondo ci sta invidiando”.
Domanda secca: Zeman vincerà mai qualcosa d’importante?
“Probabilmente, sì. Non lo scudetto, la Coppa Italia ad esempio. Il suo è un calcio sudamericano, votato allo spettacolo. Con qualche lacuna difensiva, ma divertente. Dovrebbe soltanto finirla, a mio avviso, con le poleniche anti-juventine: hanno stancato, non vi sembra?”.