2012
Esclusiva, Longini: “Lazio, bilancio positivo. Per il dopo-Reja mi piacerebbe…”
Il campionato si avvia ormai alla fine, ad una giornata dal termine mancano ancora pochi verdetti da scrivere. Per parlare di questo e della stagione in generale, la redazione di Calcio News 24 ha contattato in esclusiva Marica Longini, agente FIFA noto al grande pubblico nonchè grandissima tifosa della Lazio.
Innanzitutto ciao Marica. Quando mancano 90 minuti alla fine del campionato la tua Lazio ha ancora una piccola speranza di approdare ai preliminari di Champions League: come giudichi il campionato biancoceleste fino ad oggi? Il terzo posto è un obiettivo realizzabile?
E’ innegabile che la stagione della Lazio sia stata piuttosto altalenante in particolare nel girone di ritorno in ordine agli effettivi risultati conseguiti, complici in primis i numerosissimi infortuni che hanno inevitabilmente condizionato le prestazioni della squadra biancoceleste ridotta per certi match ai minimi termini e costretto il gruppo di Reja a fare gli straordinari per cercare di rimanere tra le più accreditate pretendenti per il tanto bramato terzo posto. Il bilancio, pertanto, non può che essere positivo, in particolare se si opera una proporzione tra i risultati positivi ottenuti e i suddetti infortuni che hanno decimato la rosa laziale. Da non sottovalutare poi altri due elementi fondamentali: in primo luogo, l’assenza, per un lasso di tempo non irrilevante, del finalizzatore laziale Klose -migliore nazionale tedesco dopo Muller- che nel girone d’andata ha siglato la maggior parte dei gol, nonché, in secondo luogo, la disponibilità di un organico non propriamente pari a livello qualitativo a quello di altre pretendenti al terzo posto, in particolare Inter e Napoli. Bilancio positivo anche per la vittoria nei derby, vittoria che ha eletto il saggio Mister Reja a idolo dei tifosi biancocelesti. Ad oggi, ad un passo dall’ultima giornata di campionato, l’unico dato di fatto è che la Lazio è in Europa League, ora occorre battersi fino all’ultimo per sperare di conquistare la Champions, nonostante ci sia un’Udinese ad un passo dalla conquista del terzo posto (da non sottovalutare, tuttavia, il Catania, che giocherà con dignità questo match nonostante non abbia più nulla da chiedere a questo campionato) e l’Inter di Stramaccioni, in gran forma dopo la vittoria del derby, vogliosa di punti in casa della Lazio, ma soprattutto desiderosa di acciuffare il terzo posto, anche per evitare l’etichetta di stagione fallimentare. Concludendo sull’argomento, è vero sì che il match clou di domenica sera tra Lazio e Inter si disputa all’Olimpico, per cui sarà fondamentale anche il sostegno dei tifosi bincocelesti, ma è anche vero che la possibilità concreta che la formazione di Reja abbracci il terzo posto è piuttosto fioca, anche in virtù della valenza che avrebbero, in caso di parità di punti, gli scontri diretti.
Il futuro del tecnico Edy Reja sulla panchina biancoceleste non è ancora sicuro. Nel caso in cui dovesse andar via, chi ti piacerebbe vedere alla guida della tua squadra?
Il lavoro di Reja è stato senz’altro lodevole, a prescindere dalla vittoria dei due derby, in quanto il mister è riuscito spesso a fare risultato nonostante avesse a disposizione una rosa decimata dagli infortuni, merito ovviamente anche dei giocatori biancocelesti per l’impegno e l’entusiasmo profusi. Vorrei che il tecnico friulano potesse rimanere al timone della mia squadra del cuore, ma se ciò non potesse accadere allora vorrei, potendo scegliere, Simeone, El Cholo, reduce della neo brillante vittoria in Europa League con il suo Atletico Madrid, oppure Di Matteo, che è riuscito nell’impresa di portare il Chelsea in finale di Champions League, entrambi giovani, classe 70, entrambi con un passato laziale importante.
Il campionato questa stagione è stato contraddistinto dalla lotta scudetto tra Juventus e Milan. Alla fine i bianconeri credi abbiano meritato davvero lo scudetto? Qual è stata l’arma in più della squadra di Conte e quali le mancanze dei rossoneri?
La Juventus ha meritato, sine dubio, la vittoria. Ricordo, quando alla fine del mercato estivo, all’inizio del campionato che ora volge al termine, tra gli operatori di mercato la tesi più accreditata in ordine a chi potesse vincere lo scudetto, sulla base dell’organico delle squadre della serie A, sembrava essere quella della vittoria del Milan, sulla carta lo davano (lo davamo) tutti o in molti per favorito. Ma Conte ha saputo dare alla squadra fatta peraltro da elementi qualitativamente buoni/ottimi (vedi Pirlo su tutti, Marchisio, Vidal, ecc…) un quid pluris tale da valorizzare le caratteristiche specifiche di ogni giocatore bianconero, non facendo sentire la mancanza di un goleador, come è stato Ibra per il Milan; difatti, i gol sono stati siglati un po’ da tutti. I rossoneri sono stati, viceversa, penalizzati senz’altro dagli infortuni molto numerosi e molto rilevanti, sono stati, infatti, fuori in gare fondamentali giocatori decisivi come Boateng e Thiago Silva. Ovvviamente c’è da sottolineare che il Milan ha dovuto dosare le proprie energie per giocare anche in Champions League, diversamente la formazione del mister slaentino ha potuto impegnarsi unicamente sul fronte campionato. Tuttavia, va ribadito il grande merito della Juventus di non aver mollato mai, di averci creduto fino alla fine, anche quando sembrava che lo scudetto fosse stato ipotecato oramai dai rossoneri.
Il finale del campionato verrà però anche ricordato per lo spiacevole episodio occorso tra l'(ex) allenatore della Fiorentina Delio Rossi e l’attaccante viola Ljajic. Come giudichi quanto successo tra i due? Credi che l’atteggiamento di Rossi possa essere in qualche modo perdonabile?
Quando una vicenda non è limpida, chiara, essendo io, come Vi è noto, anche avvocato, non amo arrivare a conclusioni in un senso piuttosto che in un altro, in quanto occorrono prove concrete, anzi gravi, precise e concordanti, per poter anche solo esprimere un parere. Le prove note a tutti e che hanno fatto il giro del mondo riguardano senz’altro le immagini che ci sono state proposte e riproposte un’infinità di volte dai media e che condannerebbero Delio Rossi. Tuttavia anche tale comportamento, fermo restando che ogni condotta violenta debba essere necessariamente condannata sempre e comunque, a prescindere dal contesto, andrebbe contestualizzato, cercando di capire con esattezza quali parole siano state proferite da Ljajic a Delio Rossi e viceversa. Dispiace che tale episodio abbia visto come protagonista in negativo proprio Delio Rossi, professionista sempre serio e impeccabile, preparato e umano. Il contesto, gli eventuali pregressi tra i due soggetti coinvolti nonché la gravità delle parole rivolte dal giocatore viola a Delio Rossi possono eventualmente attenuare la gravità del gesto, che rimane, tuttavia, di per sé violento e, come tale, non giustificabile.
Ultima domanda secca: la squadra ed il giocatore rivelazione di questa Serie A. Consigli per gli acquisti?
La squadra rivelazione di questo campionato è senz’altro il Catania di Montella che ha saputo esprimere un buon calcio e raggiungere un buon posto in classifica, non facilmente auspicabile ad inizio campionato; merito va dato anche all’Atalanta di Colantuono, squadra che, se non fosse stata penalizzata, sarebbe quasi a pari punti con la Roma e il Parma (altra squadra, quest’ultima, che ha disputato un campionato lodevole). Il giocatore rivelazione, considerando anche la giovane età, è stato Fabio Borini, classe 91, già in nazionale maggiore, con un passato in premier League, che quest’anno, nonostante sia approdato a Trigoria come sesto attaccante, ha siglato ben 10 gol in 19 gare, diventando insostituibile per Luis Enrique e ottenendo la convocazione da parte Prandelli in nazionale maggiore. In ordine ai consigli per gli acquisti, fra i giocatori molto interessanti in particolare sudamericani, in qualità di conoscitrice del mercato appunto sudamericano, non posso non menzionare Neymar, la stella del Santos, giusto per fare un nome stranoto, sarebbe fantastico poterlo vedere giocare nella nostra massima serie. Tra quelli meno noti ma meritevoli di menzione, Funes Mori, attaccante classe 91, in forza al River Plate, Enzo Nicolas Perez, esterno completo, classe 86, attualmente in prestito all’Estudiantes dal Benfica e l’uruguaiano Matias Vecino, centrocampista del Nacional Montevideo nonché della nazionale Uruguaiana Under 20, classe 91.
Ti ringraziamo Marica per la tua disponibilità, speriamo di poterti sentire ancora.