Esclusiva, Malu Mpasinkatu: “Pogba in attacco può risolvere molti problemi. La concorrenza…”

Dopo il ko interno contro l’Inter, la Juventus guarda avanti. E quando in casa bianconera si parla di futuro, non si può non fare un accenno a Paul Pogba, vera e propria sorpresa di questo inizio di stagione. Ai nostri microfoni ha parlato in esclusiva Malu Mpasinkatu, primo direttore sportivo di colore in Italia, che ha analizzato nel dettaglio le caratteristiche di questo interessantissimo prospetto.

Malu, descrivici Paul Pogba.
Pogba è un centrocampista moderno, bravo sia nella fase di interdizione che in quella propositiva. E’ bravo negli inserimenti e fa nel tiro e nel colpo di testa delle caratteristiche importanti per un centrocampista. Ha una personalità fuori dal comune, contando la sua giovane età di 19 anni e dimostra di essere consapevole del suo valore. In più Conte lo sta gestendo al meglio e un domani gli darà le chiavi del centrocampo.

Si sta parlando di un Pogba in versione attaccante.
Lui è un giocatore tuttofare, e pur di giocare si posizionerebbe ovunque. Viene da una scuola calcio, quella francese, dove i giocatori sono polivalenti e abituati a giocare in diversi ruoli. Lui poi è smanioso di giocare. Secondo me anche avanti può essere una soluzione temporanea che può dare risultati nell’immediato.

Alla Juve rischia di trovare poco spazio?
Quando c’è un campionato lungo, se uno è bravo lo spazio riesce a trovarlo. Conte gli sta dando giustamente poche responsabilità, penso che appena la squadra avrà un calo fisiologico, i ritmi diventeranno elevati e Conte saprà di poter comunque contare su di lui.

Perché secondo te non è stato utilizzato contro l’Inter?
Sabato Conte è partito con la formazione titolare, inserendo gli inamovibili Vidal e Marchisio dall’inizio. I due però anche durante la partita hanno accusato un calo e forse andavano sostituiti. Il suo forse era un cambio preventivato, credo però che il cambio di Lichtsteiner abbia stravolto i piani di Conte.

E’ stato facile stapparlo alle altre big?
La Juve disponde di un gruppo dirigenziale di primo livello. Ha Marotta e Paratici, e conta grandi osservatori in giro per il mondo. Lo seguivano da anni, poi sono arrivati al suo entourage e lo hanno convinto che la Juve fosse la soluzione migliore. Ora ha tutte le carte in regola per diventare un signor giocatore.