2013
Esclusiva – Rizzitelli: “Il Toro non deve partire sconfitto. A me hanno dedicato…”
L’ex bomber era stato decisivo nell’ultima vittoria ottenuta nel derby
L’anticipo del launch time regalerà il sentito derby della Mole, il Torino proverà a fermare la corsa della Juventus. I granata non vincono la stracittadina da diciotto anni, nella stagione 1994/1995 arrivarono due successi spettacolari. Il protagonista assoluto fu Ruggero Rizzitelli, autore di una doppietta sia all’andata che al ritorno, ricordi indelebili per il popolo di fede granata. La redazione di Calcionews24.com lo ha contattato in esclusiva per analizzare il momento attuale del Torino e le possibili chiavi di lettura del prossimo derby.
Il Torino di Ventura arriverà al derby in un buon momento di forma e risultati. La convince il 3-5-2 granata?
“Il modulo sta dando ragione al mister Ventura che se lo ha adottato vuol dire che era convinto di avere gli uomini giusti per attuarlo. Fino a questo momento anche i risultati gli stanno dando ragione.”
Rizzitelli è stato uno dei giocatori simbolo del Torino, in questo momento Cerci sta rubando la scena in granata. Si rivede in qualche caratteristica della punta romana?
“Siamo due giocatori molto diversi, Ventura lo sta schierando in un nuovo ruolo e lui lo sta ripagando alla grande. Segnare cosi tanto in serie A non è mai facile, forse nella capacità di andare in rete ci assomigliamo perchè anche io ne facevo qualcuno.”
Domenica l’anticipo dell’ora di pranzo ci riserva la partita più importante della stagione per il Torino, il derby con la Juventus. Lei ne ha giocati tanti, ce ne è uno al quale è più legato?
“Gli ultimi due derby vinti dal Toro sono arrivati anche per merito mio, ho segnato quattro gol in due stracittadine. Sono passati diciotto anni, li ricordo con affetto e orgoglio, sopratutto il secondo tanto che mi ci hanno anche dedicato una via, via Ruggero numero 4 a Orbassano. Una cosa bellissima da ricordare.”
Adesso la storia parla di un divario tecnico molto rilevante tra le due squadre. Crede che per il Torino sarà una missione impossibile?
“La Juventus è molto superiore, però il derby è una gara particolare, può succedere di tutto. In città è una gara molto sentita, il Torino è messo bene mentalmente e fisicamente, sta facendo bene e propone un bel gioco. Ci potrebbe stare dopo diciotto anni, perchè no?”
Lei come ha ricordato prima, due derby li ha vinti. Si sente di dare un consiglio ai ragazzi di Ventura?
“Ma sicuramente non devono partire sconfitto, a me hanno insegnato che quando si entra in campo si è in undici contro undici. Se la mentalità è quella giusta, il rispetto deve esserci ma non di certo la paura. Questo sarebbe un buon punto di partenza, poi è chiaro che deve girare anche la fortuna. Anche questa la cerchi, non ti arriva se rimani seduto. Bisognerà limitare al massimo le disattenzioni, avere grande spirito di sacrificio e poi provare a fare male in contropiede.”