Fascia capitano Fiorentina: il Corriere della Sera attacca Marotta e la Juve
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Il CorSera va già duro: «Marotta parla di regolamento e la Juve espone due Scudetti revocati»

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Affondo del Corriere della Sera nei confronti del direttore generale della Juventus Beppe Marotta sulla questione della fascia da capitano unica in A e della possibile deroga alla Fiorentina

«Rispettiamo i sentimenti, ma c’è anche un regolamento». Parole e musica di Beppe Marotta sulla questione della fascia da capitano unica che ha scatenato le reazioni del mondo del calcio e, in particolar modo, dei giocatori della Fiorentina, contrari a venir meno all’omaggio al proprio ex capitano Davide Astori. Da una parte la volontà viola di celebrare il ricordo del difensore, improvvisamente scomparso la scorsa stagione poco prima della partita contro l’Udinese, con una fascia personalizzata, che nulla ha a che vedere con quella messa a disposizione dalla Lega per i capitani. Dall’altra invece il regolamento che da quest’anno impone l’utilizzo di una fascia standard, uguale per tutti. Nel mezzo – appunto – la Lega stessa, che cerca una soluzione entro la ripresa del campionato (si è parlato di una possibile deroga), capitanata – tra gli altri – dal direttore generale della Juventus Marotta, che nei giorni scorsi aveva invitato i viola, ribellatisi con forza alla decisione, a tenere conto del nuovo regolamento al di là delle legittime motivazioni personali.

Una stoccata decisamente violenta nei confronti di Marotta stesso è arrivata stamane direttamente dal Corriere della Sera all’interno di un articolo che prova a mettere a fuoco i (tanti) problemi del calcio italiano in questo inizio di settembre: dal caos ripescaggi, ai calendari probabilmente tutti da rifare. Tra le altre cose, non sono passate inosservate nemmeno le parole del d. g. bianconero: «Eppure da una settimana il calcio italiano parla della indispensabile decisione di vietare le fasce da capitano personalizzate, e si sta ancora aspettando di trovare la soluzione – di puro buon senso – che consenta ai giocatori della Fiorentina di far vivere il ricordo di Astori – si legge sulle pagine del giornale milanese – . Ne è seguito perdibilissimo dibattito, anche se la Fiorentina si era già detta disposta a pagare le multe (un’assurdità). Impagabili le parole di Beppe Marotta, ad della Juve: “Rispetto per i sentimenti, ma c’è un regolamento. Ne parleremo”. Detto dal dirigente della società che espone due Scudetti che sono stati revocati. Un consiglio: parlatene poco, risolvetela subito e poi dedicatevi a cose più serie, perché dare ragione alla Bild che ci sbeffeggia è molto fastidioso». Ad essere presa di mira la possibile incoerenza della società juventina, che all’Allianz Stadium (e non solo) esibisce come fossero propri i due Scudetti revocati (2005 e 2006) pur contravvenendo alle decisioni di Federazione e Lega, che si erano già schierate apertamente in passato contro il polemico gesto dei bianconeri.