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Fiorentina-Benevento: perché il 6 politico è una “cagata pazzesca”

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stadio fiorentina franchi

Fiorentina-Benevento è la gara che più di tutte merita un giudizio: la proposta di astenerci è un insulto al nostro lavoro e a quello di chi scende in campo e non renderà di sicuro omaggio alcuno ad Astori

Umanità non è commiserazione: nel dizionario, alla voce sinonimi, i due termini non sono uno di fianco all’altro. Fiorentina-Benevento sarà una gara strana e complicata per tutti i giocatori in campo, ce ne rendiamo perfettamente conto e, ovviamente, non possiamo non tenere conto di tutte le contingenze del caso specifico. Giocare una partita di calcio ad una settimana da un lutto tragico quanto inspiegabile, probabilmente, richiederà uno sforzo emotivo non indifferente: qualcuno tra i calciatori viola giocherà al massimo per onorare la memoria del capitano scomparso, Davide Astori, qualcun altro invece si sentirà svuotato e semplicemente giocherà male. Può succedere ed anzi, succederà. Il nostro lavoro è però quello di giudicare in funzione di ciò che vedremo, né più né meno. Con umanità, certo – perché siamo essere umani e nessuno qui lo ha dimenticato – non con carità da quattro soldi.

Per questo la proposta dell’USSI (il gruppo dei giornalisti sportivi della regione Toscana) e dell’AST (l’Associazione Stampa Toscana), per quando ci riguarda, è assurda è semplicemente irricevibile (leggi anche: 6 POLITICO IN FIORENTINA-BENEVENTO: ARRIVA LA PROPOSTA). Il miglior modo in cui si può rendere onore ad un professionista – a colui che cioè svolge il proprio lavoro perché pagato – è molto banalmente quello di comportarsi altrettanto professionalmente: con rispetto, appunto, non con pietà. Senza cioè fingere nulla: che nessuna partita a Firenze oggi si sia mai giocata, che nessun calciatore sia mai sceso in campo con sforzo e sacrificio per ricordare chi non c’è più. Sarebbe troppo semplice – e pure, permettetecelo, un po’ pigro – foderarsi gli occhi di retorica e dare un sei politico a tutti i giocatori viola (e magari, perché no, pure a quelli del Benevento). Senza sottolineare magari chi ha provato comunque ad omaggiare col sudore della fronte Astori e chi invece proprio non ci è riuscito.

Fiorentina-Benevento: il 6 politico è un’offesa a chi gioca

Invece no: non andrà così. Non per quanto ci riguarda almeno. Svolgere il proprio lavoro – con elasticità, certo, ma non con buonismo a prezzo di saldo – è la miglior forma di rispetto che un giornalista possa concedere nei confronti di chi sta facendo altrettanto. Un chirurgo opera perché quello è il suo lavoro, la sua missione: se decide di farlo – e prima o poi dovrà farlo – anche dopo un lutto, è cosciente che dovrà rendere comunque, per quanto possibile, al massimo delle proprie possibilità. Piuttosto – e non è sempre possibile – potrà scegliere di non farlo. La famiglia del paziente da lui si aspetterà, nonostante tutto, che arrivi al risultato finale: preservare una vita umana. Così noi ci aspetteremo che, nonostante tutto, oggi la Fiorentina provi almeno a giocare una partita di calcio – che a confronto di un’operazione chirurgica non è assolutamente niente – pure con la morte nel cuore.

Non sarà semplice e non ci gireremo dall’altra parte fingendo che non sia così, ma non offenderemo l’essenza dello sport – che è vita, non morte, e che guarda oltre le tragedie, non ci marcia sopra – con sussulti di pena che nulla hanno a che vedere con la dignità del nostro lavoro e di chi scende in campo. Con rispetto parlando insomma, la proposta di USSI e AST ci pare una cagata pazzesca, per dirla pure attraverso una citazione di fantozziana memoria.