2012
Fiorentina, Delio Rossi: “Mi hanno cacciato per salvare la faccia. La squadra di oggi è farina del mio sacco”
CALCIO SERIE A DELIO ROSSI FIORENTINA LJAJIC – Intervistato dal quotidiano ‘Pubblico‘, Delio Rossi è tornato sull’episodio dei pugni ad Adem Ljajic che gli sono costati la panchina della Fiorentina: “Ho visto e rivisto quelle immagini cento volte. Mi sono guardato, ho ripensato a quel momento per settimane e mesi: ho vissuto tutto da dentro e da fuori. Sono costernato, sono dispiaciuto. Io ero quello che andava verso il giocatore, che inciampava, che cadeva goffamente in avanti, che si buttava verso la panchina, ero quello. E che poi usciva tramortito dal tutto. E ora sembra di essere ancora fermo lì, a quel momento. Perché l’unico che ha pagato, sono stato io. L’unico che si è preso le colpe, sono stato io. Ma forse è stato un supplizio troppo forte, per quello che è successo realmente. Sono state date tante versioni, nessuna è vera. Non c’è insulto personale o parolaccia grave, non mi è andato il sangue alla testa per stupidaggini o gesti da bambino: mi sono semplicemente arrabbiato, come un allenatore fa con un proprio giocatore. L’esonero è stato troppo, per me. La società ha preso nettamente una parte, si è schierata, su una vicenda che poteva essere gestita in altra maniera, meno traumatica per il sottoscritto. Volevano ripulirsi la faccia, e hanno mandato via me: era la cosa più semplice da fare. Quello che sta facendo Montella potevo farlo anch’io. La rivoluzione l’ho chiesta io, e quella che si è trovato in mano il tecnico napoletano è farina del mio sacco. Comunque tornerei alla Fiorentina anche domani”.