2014
Gli altri hanno il mondo ma la Juve ha Pogba
Può raccogliere leredità di Platini e Zidane? Juventus estasiata dal fuoriclasse Pogba
SERIE A JUVENTUS POGBA CHAMPIONS LEAGUE – No, la stagione della Juventus non è assolutamente di facile lettura: troppo arduo oggi leggere gli effetti dello scossone Conte, se sarà più forte la componente incertezza o se l’avvicendamento risulterà l’unica via possibile per continuare a vincere. E magari affermarsi su quel palcoscenico internazionale dove Conte ha a dir poco faticato.
FRONTE INTERNO – Dopo tre titoli consecutivi trovare le motivazioni per essere ancora una volta migliore di tutti non è affar semplice, è pur vero però che la stessa circostanza veniva ripetuta con forza un anno fa: la Juventus ha invece dimostrato di poter andare oltre, forte (anche) delle motivazioni di un tecnico che in tal senso ha saputo caricare il gruppo come pochi altri avrebbero potuto. Poi ha mollato, vero, ma non è da escludere come ora i giocatori stessi (nessuna cessione di lusso, base del gruppo immutata) vogliano dimostrare di non esser dipendenti da alcuna guida e dunque potersi affermare insieme a prescindere dagli eventi: il livello della concorrenza nel complesso è piuttosto immutato, la dirigenza bianconera si è mossa come chiamata a fare, ossia sparigliando le carte ed innestando quella linfa nuova che può dare soluzioni alternative al neoallenatore Allegri sia sotto il profilo delle scelte che in termini strettamente tattici.
FRONTE INTERNAZIONALE – Mai come ora la sfida sembra disputarsi ad armi impari: Ronaldo, Bale e James, Messi, Neymar e Suarez, il super Bayern Monaco, le rinnovate ambizioni delle armate della Premier League. Sono soprattutto le due superpotenze spagnole a far sembrare l’obiettivo irraggiungibile: quando sei in grado di generare sul campo un potenziale offensivo di tale devastante portata risulta quasi mortificante trovare un avversario che sia in grado di reggere l’urto. Il discorso però è un altro: tra il fallimento e l’affermazione totale c’è un mondo. Un mondo che si traduce nell’andare il più avanti possibile – e non fermarsi ad un girone eliminatorio decisamente alla portata dei bianconeri, Juventus con Atletico Madrid, Olympiakos e Malmoe – ed una volta lì giocarsela con orgoglio: chi l’avrebbe mai detto del resto che, nelle ultime due edizioni della Champions League, Atletico Madrid e Borussia Dortmund si ritrovassero rispettivamente a pochi minuti dal trionfare o dal portare l’avversario ai tempi supplementari?
JUVE SORPRESA? – L’outsider di lusso della massima competizione internazionale può essere proprio la nuova Juventus targata Allegri? Oggettivamente, perché no. Proviamo a delineare la via: i bianconeri possono imporsi nel girone e dunque trovare un avversario comodo nella prima tornata della fase ad eliminazione diretta. E poi, come anticipavamo, giocarsela. Le carte in regola? Un gruppo vincente e Paul Pogba. In relazione al primo aspetto abbiamo già detto tutto, va approfondito il capitolo inerente al fenomeno francese: Pogba, classe ’93, dopo due stagioni devastanti si candida già ad essere il volto della nuova Juventus. Ingombrante tuttofare in mediana per caratteristiche naturali, ha la forza del guerriero e la classe degli eletti: con la fiducia concessagli anche dalla sua nazionale francese ha iniziato a studiare da leader e nel corso dell’anno può diventare il vero trascinatore della Juventus. L’imminente rinnovo a cifre da assoluto top player ne consoliderà in tal senso la posizione: può seguire le orme dei predecessori e connazionali Platini e Zidane e prendersi un reale peso nella storia bianconera ed in quella francese (Francia 2016 all’orizzonte). Fenomeno Pogba, la Serie A respira ancora.