Il Manchester United segna poco: ecco come funzionerà la cura Hojlund
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Il Manchester United segna poco: ecco come funzionerà la cura Hojlund

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Il Manchester United ha bisogno della cura Rasmus Hojlund per risolvere il suo problema del gol: come funzionerà

Si è parlato molto del perché il Manchester United abbia deciso d’investire così tanto su un attaccante come Hojlund che ha al suo attivo un solo anno in Serie A e ha solo sfiorato la doppia cifra realizzativa (l’ha toccata se si calcola anche la rete in Coppa Italia). Le diffidenze, anche in ragione alla sua giovane età, sono giustificate. Le ha espresse Rio Ferdinand, per il quale l’ex atalantino potrebbe faticare ad adattarsi all’intensità della Premier League, un po’ com’è successo l’anno scorso a Darwin Nunez nel Liverpool, anche lui arrestatosi alla soglia delle 9 reti in campionato. Il difensore di un tempo dei Red Devils ha però aggiunto quel che tutti pensano a proposito di Rasmus, ovvero che abbia un enorme potenziale. E al di là dell’adattamento, è indubbio che «Chiunque lo abbia visto giocare sa che ha caratteristiche importanti e che in prospettiva è adatto alla Premier League».

Il ragazzo di Copenaghen, è bene non dimenticarlo, ha solo 20 anni. E la formazione di Ten Hag arriva da un’annata nel quale il problema principale è stato proprio non avere uno score adeguato, nonostante Rashford abbia comunque realizzato 17 reti. Lo United è stato solo il settimo attacco del torneo e la distanza dal Manchester City è siderale, misurata in ben 36 gol, praticamente uno a partita. Cosa porta in dote dall’esperienza italiana il neo acquisto?
Intanto, la capacità di smarcarsi in area di rigore. Un terzo dei suoi exploit atalantini nasce da assist fatti all’interno dei 16 metri, che lo hanno messo in condizione di battere verso la porta a colpo sicuro. Hojlund ama il corpo a corpo lontano dalla porta, è avversario difficile da gestire, ma quando sente il profumo del gol è bravo nel trovarsi lo spazio. Poi, lanciato in profondità ha la coordinazione per sprigionare grande potenza: la rete allo Spezia in Coppa Italia è un po’ il suo manifesto. Infine, ed è ciò che potrebbe incantare la parte rossa della città e proporlo come l’anti-Haaland, ha il coraggio nel prendere palla e andare via di slancio per puntare dritto verso la porta. Sarà un bel vedere, comunque, quanto e come saprà crescere in un contesto così difficile dato anche l’investimento fatto dalla società.