2014
Il Mondiale dei parametri zero: la top 11 delle occasioni di calciomercato
Undici giocatori da prendere a parametro zero e che giocheranno Brasile 2014. Certo, poi ci sono da valutare gli ingaggi…
PARAMETRI ZERO – Il calcio italiano è in crisi, è inutile negarlo. Lo vediamo ogni qual volta si ripresenta il calciomercato: tutte seguono i giocatori più fantasiosi ma alla fine le squadre estere vanno dove ci sono i migliori offerenti, col rischio poi di veder giocare 23enni brasiliani in Qatar o promesse del calcio argentino nel bel mezzo della Siberia. Le italiane però – oltre ad aver leggermente invertito la tendenza nel calciomercato estivo scorso – hanno trovato il trucco più vecchio del mondo, vale a dire puntare sui parametri zero (vero, Galliani?). Molto spesso ci azzeccano altre volte no, ma comunque il rischio è minimo quando non si sborsano soldi per l’acquisto. Al Mondiale Brasile 2014 andranno anche molti giocatori in scadenza di contratto, alcuni dei quali un po’ avanti con l’età ma comunque di cui fidarsi ciecamente. Ne abbiamo selezionati undici in una top 11 che potrebbe pure fare una discreta figura in Brasile, gli uomini mercato italiani prendano pure appunti. Ah, non si paga per comprarli, ma comunque c’è lo scoglio ingaggio, ma questa è un’altra storia.
LA DIFESA – In porta troviamo quello che fino a poco tempo fa sembrava il delfino di Abbiati al Milan, vale a dire Guillermo Ochoa, estremo difensore del Messico e dell’Ajaccio. Con i corsi è retrocesso prendendo settantun gol in tutta la stagione ma dimostrandosi comunque un gran bel portiere. Memo ha 29 anni e quindi l’età perfetta per un numero uno, è un felino tra i pali anche se a volte è troppo eccentrico. Davanti a un portiere così serve una coppia di centrali tutta d’un pezzo, e infatti ecco Didier Zokora e Daniel van Buyten. L’ivoriano è stato addirittura convocato da svincolato, avendo rescisso col Trabzonspor a aprile, ha una discreta fisicità nonostante i 33 anni e in campo internazionale può ancora dire la sua, pure come mediano. Il belga Van Buyten ha bisogno di poche presentazioni, col Bayern Monaco ha vinto tutto e a 36 anni potrebbe rimettersi ancora in gioco. Un po’ stagionati, ma non troppo, anche i terzini. Da una parte l’uruguaiano del Porto Jorge Fucile, reduce da un’annata da riserva. Classe 1984, Fucile si svincolerà a luglio, magari quando il suo Uruguay sarà alle fasi finali del torneo, chissà. A sinistra agisce Bacary Sagna, il francese dell’Arsenal è sempre al centro di numerose voci di calciomercato e in Italia fa parecchia gola; 31 primavere e non sentirle, lo sprint e la tecnica su quella corsia sono intatti.
IL CENTROCAMPO – In questo centrocampo a tre troviamo giocatori perlopiù muscolari ma che abbinano a un carattere grintoso anche una discreta dose di tecnica. Un esempio lampante arriva dagli Stati Uniti, dove gioca Jermaine Jones – classe 1981 in possesso anche di passaporto tedesco e che curiosamente con la Germania ha giocato pure in tre occasioni. Jones ha lasciato il Besiktas e potrebbe dare una mano a quelle squadre che hanno una linea mediana troppo leggera, Klinsmann punterà molto su di lui per gli USA a Brasile 2014. A fianco di Jones troviamo una conoscenza del calcio italiano, ovverosia Carlos Carmona dell’Atalanta. Il giocatore cileno si è ripreso dall’infortunio del 2013 e ha giocato alla grande l’ultima stagione, è però in scadenza a per adesso da Bergamo non si sono fatti sentire, chissà che non cambi squadra ma non campionato e il soprannome garantisce per lui: El 7 Pulmones, il sette polmoni. Chiudiamo con il centrocampo e con il giocatore più giovane di questa speciale top 11, addirittura uno nato nel dicembre del 1992. Si tratta di Ramon Olamilekan Azeez, centrocampista della Nigeria e dell’Almeria. Con gli andalusi si è salvato all’ultima giornata e ha disputato una buona stagione con trenta gare e due gol, forse non partirà titolare nello scacchiere mondiale di Keshi (invero ha esordito in nazionale solamente un mesetto fa) ma comunque nonostante il passaporto extracomunitario puntare su di lui non sarebbe sbagliato.
L’ATTACCO – L’attacco di questa formazione è un po’ vecchiotto ma è una bomba. Da una parte abbiamo il più scarso dei tre, il pur prolifico Hugo Almeida, e questo la dice lunga sugli altri due che verranno. Almeida è uno dei tanti emigrati pentiti in Turchia, ha lasciato pochi giorni fa il Besiktas e adesso è disponibile a parametro zero. Difficilmente giocherà dal primo minuto con la maglia del Portogallo ma in una squadra italiana questa punta tecnica che ha compiuto 30 anni a maggio potrebbe essere davvero utile. Bene, veniamo alle note liete, due attaccanti arcinoti che a dispetto dell’età avanzata vogliono stupire e vincere ancora, sebbene il loro ingaggio possa mandarli solo verso top club o destinazioni esotiche varie. Si parte con Samuel Eto’o, il cui interregno al Chelsea è durato meno della vita di un personaggio di Game of Thrones: un anno con Mourinho per passare da super-amici a nemici agguerriti, ma comunque il quasi 33enne Eto’o è pronto a rimettersi in gioco. Lo vuole la Juventus, ma i bianconeri sognano un altro centravanti, quello che chiude la nostra formazione speciale. Signore e signori, ecco a voi Didier Drogba. Un pezzo più unico che raro, alla soglia dei 36 anni invece di presentarsi all’INPS è ancora in grado di mettersi sulle spalle una qualsiasi squadra e fulminare il portiere avversario con dei gol assurdi. Altro esule dalla Turchia, ha lasciato il Galatasaray per altri lidi e veder giocare l’ivoriano in qualsiasi squadra di Serie A sicuramente rimetterebbe in pace con il mondo.