2014
Il Real Madrid cala il poker: Bayern Monaco al tappeto
Merengues a Lisbona, bavaresi distrutti all’Allianz Arena
REAL MADRID BAYERN MONACO CHAMPIONS LEAGUE – Tutto facile per il Real Madrid, che in poco più di mezz’ora chiude la pratica Bayern Monaco e vola a Lisbona. Devastanti i Blancos: prima una doppietta di Sergio Ramos, poi quella di Cristiano Ronaldo. Bavaresi mai in partita: gioco lento e prevedibile, pochissimi pericoli per Casillas e compagni. Sarà la quarta finale di Champions League per Ancelotti, motore di una squadra da urlo.
PRIMO TEMPO – Real Madrid subito in palla, con Di Maria che regala a Neuer il primo brivido del match. Il copione del match è scontato: i bavaresi mantengono il possesso della palla, i ‘Galacticos’ provano a far male in ripartenza. Come al nono minuto, quando Bale, complice un errore del portiere tedesco, ha la palla dell’1-0, ma con la porta sguarnita calcio alto dai trenta metri. La squadra di Guardiola sembra impaurita e priva di mordente, incapace di giocare la palla in verticale. E al sedicesimo minuto va sotto: splendido corner battuto da Modric e imperioso colpo di testa di Sergio Ramos, con la sfera che sfiora le mani di Neuer e termina in rete. Il Bayern Monaco accusa il colpo, ma non ha nemmeno il tempo di riordinare le idee che subisce la seconda rete. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, ancora Sergio Ramos, sempre di testa, stacca più alto di tutti e infila il momentaneo 0-2 dopo poco meno di cinque minuti. Allianz Arena ammutolita e Bayern completamente fuori dalla gara. Con il doppio vantaggio, le ‘Merengues’ giocano ancor più facilmente di rimessa: intorno alla mezz’ora Ronaldo spreca un contropiede, calciando a lato della porta di un buon metro. Ma è solo il preludio al gol del talento portoghese, che arriva una manciata di secondi più tardi: Di Maria aziona la ripartenza, Benzema lancia per Bale che, in modo molto altruista, regala a CR7 la palla dello 0-3. Chi, se non lui, poteva mettere la definitiva firma sul pass per Lisbona? Quindicesimo gol in una edizione di Champions League per Ronaldo, che entra nella leggenda: staccati Messi e Altafini, fermi a 14. Prima dell’intervallo, il Real potrebbe dilagare, ma il tentativo da metà campo dell’asso portoghese termina sul fondo di pochissimo, con Neuer spettatore non pagante.
SECONDO TEMPO – Nonostante il punteggio, Guardiola decide di inserire Martinez al posto di Mandzukic, tornando al più consolidato 4-1-4-1. Il Real Madrid gestisce con serenità e personalità il largo vantaggio, sfiorando il poker: Coentrao calcia a botta sicura, ma Neuer respinge d’istinto. Robben con un grande sinistro a giro e Ribery provano a suonare la sveglia, ma entrambe le conclusioni vengono neutralizzate da Casillas. Il tecnico spagnolo prova ad inserire anche Gotze e Pizarro: proprio l’ex fantasista del Borussia Dortmund va vicino al gol della bandiera con una grande giocata, con la sfera che termina alta di pochissimo sopra la traversa della porta madrilena. La chiude Cristiano Ronaldo, con una magia su calcio di punizione: 422 gol da professionista, numeri da record, per un giocatore che deve compiere ancora 29 anni.