Juventus, Ronaldo assicura: «Madrid non mi manca, qui sono felice»
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Nel giorno della sfida decisiva con l’Atletico Madrid, parla Cristiano Ronaldo: «Sarà difficile, ma se la Juventus gioca bene passeremo noi».

Nel giorno dell’importante sfida con l’Atletico Madrid all’Allianz Stadium, il fuoriclasse della Juventus Cristiano Ronaldo ha parlato ai microfoni di “DAZN” dell’atteso confronto degli ottavi di finale di Champions League e del suo futuro. «Spagna e Portogallo non mi mancano. – ha assicurato CR7 – Le cose sono come sono: ovviamente ho lasciato molti amici a Madrid, ho lasciato un grande club, che mi ha dato molto amore, persone, amici… Ma Madrid non mi manca, perché qui ho lo stesso trattamento. Perciò, non è stato difficile per me, ma è stato tutto molto intenso, interessante, diverso, però mi sono adattato bene e sono felice».

Quindi sul confronto di Torino con i Colchoneros di Diego Pablo Simeone: «Sarà una partita difficile, l’Atletico ha giocato due finali di Champions League negli ultimi 4 anni, sono sicuro che si tratta di una squadra che prima o poi vincerà la Champions League. – ha affermato Ronaldo – Sappiamo che sarà difficile, ma se la Juventus gioca bene passeremo il turno».

Il discorso si sposta quindi sul campionato di Serie A e sulla prima stagione di CR7 in Italia: «Le prestazioni della squadra sono state buone, positive. In Serie A non abbiamo perso alcuna partita. – ha ricordato il portoghese – È fantastico, abbiamo tutte le carte in regola per essere di nuovo campioni. La strada è lunga, ma abbiamo un buon vantaggio e se continueremo così non ci saranno problemi. Ricordo anche la vittoria nella Supercoppa Italiana, il primo titolo».

Ma Ronaldo è soddisfatto anche della sua stagione a livello individuale: «Il bilancio è positivo, – ha assicurato – a livello individuale mi sento molto bene e sento di essermi adattato alla Serie A, è un campionato difficile, il più difficile per gli attaccanti. Non mi aspettavo che in Serie A ci fosse così tanta qualità. Sono felice, lo è anche la mia famiglia. La mia famiglia ama l’Italia. È un paese con una cultura ed una realtà diversa rispetto alla Spagna, ma mi sto adattando bene. Ho sempre vissuto lontano da casa fin da quando sono bambino, Sono andato in Inghilterra a 18 anni, a Madrid a 25 ed a Torino a 33».

Infine molti elogi per il massimo campionato italiano: «In Serie A è più difficile segnare rispetto alla Spagna, dove si gioca in maniera più aperta e le squadre rischiano di più, e anche rispetto alla Premier League. La priorità in Italia è quella di difendere bene in primis e successivamente attaccare».

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