2012
L?Italia supera Malta creando poche occasioni. Destro attaccante di valore, l?esordio di Insigne
L’Italia coglie la sua prima vittoria nel girone di qualificazione al Mondiale del 2014 contro Malta ed il risultato era ampiamente prevedibile: inconsistenti qualità ed organizzazione della nazionale maltese di fronte alla compagine azzurra che, seppur non nella migliore condizione possibile, ha agevolmente controllato la partita. Non brillante sul piano del gioco, il commissario tecnico Cesare Prandelli ha il tempo per valutare l’inserimento dei nuovi ed amalgamare un organico di ottimo livello.
PRIMA FRAZIONE: MANCANO LE OCCASIONI – La prestazione degli azzurri non è affatto esaltante ma il centrocampo risulta in pieno controllo delle operazioni, senza voler specificare continuamente la disparità di livello contro gli avversari odierni, in difficoltà proprio nel settore mediano più che nella tenuta difensiva comunque da rivedere in occasione del gol. Latitano però le occasioni, il possesso palla si sviluppa per lo più in orizzontale, senza che i centrocampisti azzurri riescano a servire con continuità la coppia di attaccanti della Roma – Destro ed Osvaldo – scelti oggi da Prandelli nelle vesti di titolari. Il neoacquisto giallorosso si muove come pochi ed è tra i migliori attaccanti del nostro panorama in termini di profondità e difesa della palla: il gol, perfetto il tocco di esterno dopo il lancio illuminante di un Marchisio in versione assist man, è il giusto coronamento ad un tempo giocato con determinazione e qualità. Ordinaria amministrazione – o addirittura qualcosa in meno – per il pacchetto arretrato, mai concretamente impegnato dagli avanti maltesi.
LA RIPRESA: LO SPARTITO NON CAMBIA – Nonostante un leggero aumento del ritmo di gioco, il filone della gara resta praticamente immutato: possesso palla incontrastato per la nazionale italiana, le occasioni però si riducono ad innocui tiri dalla distanza. L’ingresso di Insigne in luogo di Diamanti – esordio assoluto in azzurro per l’attaccante napoletano – dà velocità alle trame offensive, senza che però le stesse risultino abbastanza imprevedibili da impensierire concretamente la retroguardia maltese. Il risultato cambia soltanto nei minuti di recupero con un colpo di testa di Peluso su calcio d’angolo di Pirlo, una carambola che sancisce un 2-0 non esaltante ma che basta a muovere concretamente la classifica; chi si attendeva la goleada è rimasto deluso, Prandelli non può gioire della prestazione ma accontentarsi dei quattro punti ottenuti nelle prime due tappe della strada che porta a Brasile 2014.
LE PRESTAZIONI DEI SINGOLI E LA TATTICA – Migliori in campo Marchisio e Destro: il centrocampista bianconero ha corso per l’intera durata della gara non perdendo di lucidità in chiave ultimo passaggio, sicuramente il più in palla del suo reparto; il colpo dell’estate giallorossa è un attaccante dalle prospettive importanti perché sa difendere palla grazie al suo fisico possente e si muove già perfettamente sia in orizzontale che in profondità. Molto meglio di quanto sia riuscito a Giovinco nella gara di Sofia. L’ingresso di Insigne è assolutamente positivo: rispetto alle prime esibizioni con la maglia del Napoli tende più a strafare e gioca meno semplice, risultando a tratti fumoso; ma se l’Italia va un po’ più veloce nella seconda frazione lo deve alle iniziative del talento partenopeo. Da ricercare strategie alternative in mediana quando Pirlo viene ingabbiato dalle marcature avversarie: fondamentale supportare la manovra con l’ausilio delle corsie laterali, fattore che Prandelli cura con particolare attenzione in entrambi i moduli ma evidentemente ancora poco rodato.