2012
Lazio, conferenza stampa di Petkovic: “Sono pronto per questa avventura…”
La conferenza stampa del nuovo allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic.
Ecco lo staff di Petkovic.
“Al mio fianco ci sarà Antonio Manicone che conosce bene il campionato italiano e credo che sarà un uomo in più. Paolo Longoni, sarà il preparatore atletico lui è molto avanzato nel campo. Insieme ai preparatori atletici faranno un gruppo forte per dare la possibilità alla squadra di stare sempre bene e con meno infortuni possibili. Il preparatore dei portieri rimane Grigioni. In più ci sarà una figura di campo che sarà Jesse Fioranelli”.
L’età media della squadra è alta…
“Non ci sono giocatori vecchi e giovani. Ci sono giocatori bravi e meno bravi. Anche questo rientra nel passo dopo passo che ho detto prima. Dovrò valutare tutti gli elementi in rosa, così come i giovani che verranno a fare con noi la preparazione. Come vivo le sconfitte? Mi reputo un vincente, non prendo bene la sconfitta ma ho esperienza e penso che non ci saranno tanti problemi perché penso che non ci saranno tante sconfitte”.
Le piace Yilmaz?
“Yilmaz è un giocatore che era molto importante anche l’anno scorso nel calcio turco, ha fatto meraviglie, ha segnato tanti gol, ha tante qualità. Penso che ha dimostrato di essere un buon giocatore”.
La considerazione di Petkovic sul calcio scommesse.
“Non fa piacere a nessuno che ama il calcio, ho avuto modo di viverlo anche in Turchia. Una malattia che si deve curare ed eliminare dal calcio”.
Petkovic alla Lazio e Zeman alla Roma, un derby spregiudicato…
“Dipende anche da che parte del campionato si svolgerà questo derby. Si farà di tutto per vincere questo derby”.
Coma valuta la sua carriera?
“La mia carriera la faccio valutare agli altri. Il calcio italiano è molto difficile ma cercherò di portare novità in questo calcio. Lo rispetto tantissimo ma non lo temo. Ai tifosi posso dire che alla fine non faccio tante promesse, sicuramente io e la mia squadra lavoreremo per ottenere risultati”.
Le hanno parlato del derby?
“Per me vale sicuramente tanto.Tutti ne parlano. Per me però si comincia a pensare al derby dopo l’ultima partita prima del derby”.
Su Zarate…
“Lo conosciamo tutti: un giocatore che ha fatto buone cose in Italia e sicuramente se ci sarà farà parte del gruppo. Ogni singolo giocatore deve mettersi in funzione del gruppo e questo è quello che pretendo da ogni giocatore”.
Quale è il primo obiettivo?
“Sono cosciente di ciò che ho fatto nella mia carriera. Non ho avuto nessuna spinta, sono partito dal basso arrivando a livelli europei e facendo dei buoni risultati. Speravo che un giorno arrivasse una chiamata così e sono molto contento di fare parte di questo progetto. Sono orgoglioso della fiducia, il mio primo obiettivo è conoscere la squadra e portare le mie idee”.
Non sarà facile in Italia…
“Un piccolo passo l’ho fatto con lo Young Boys in Europa. Non arrivo senza esperienza ma devo ancora conoscere l’ambiente. Cercherò di creare un ambiente positivo e di rispetto reciproco”.
Sulla preparazione…
“Per me è molto importante il pallone, ci vuole entusiamo e piacere di allenare e facendo così si può anche avere l’entusisamo per giocare. Tutti i bambini iniziano perché hanno voglia del pallone”.
In questi giorni si è parlato già di moduli…
“Giocare a 3 a 4 a 6 non dipende da me ma dai giocatori. Più che sistema per me sono importanti i principi tecnico-tattici che ogni giocatore deve sapere in fase offensiva e difensiva i movimenti suoi e quelli dei compagni. Una rosa ideale è di 23-24 giocatori più 4-5 giovani che potrebbero fare esperienza e forse rubare il posto a qualcun altro”
La preoccupa l’impatto con il campionato italiano?
“No perché credo nei miei collaboratori. Il calcio è sul campo, ed è unico. Deve essere un divertimento per i giocatori e per me. Sicuramente il calcio italiano è molto duro e diverso da altri tipi di calcio, ma non sarà un problema. Abbiamo abbastanza tempo per preparare la squadra ad affrontare questo campionato”.
C’è qualche allenatore che si avvicina al suo gioco?
“Penso che come la maggior parte degli allenatore che iniziano la carriera si debba trovare il proprio stile. Mi è sempre piaciuto molto Capello, o il gioco di Wenger. Ma è importante che un allenatore crei un suo stile”.
Tutti si aspettano una squadra “spettacolare”…
“Prima dobbiamo conoscerci tutti, ma se riusciamo a giocare in modo propositivo in entrambe le fasi con il mio modo di vedere il calcio, io penso che la squadra girerà in modo piacevole. Molto dipenderà anche dai risultati, se sono positivi sarà tutto più facile”.
Parla l’allenatore bosniaco. “Per me è molto importante essere arrivato qui in questo momento della mia carriera. Per dimostrare ciò che ho fatto con tanta fatica fino ad adesso. Sono onorato di allenare in una società di 112 anni, non è poco considerando cosa ha fatto la Lazio in passato. Nelle prossime settimane cercherò di capire dove sono arrivato, con chi lavorerò. Conosco abbastanza bene il calcio italiano e tutte le realtà, ma un conto è guardare da fuori un altro è stare a contatto. Mi lascio spazio e tempo per vedere ogni singolo giocatore, ogni singolo movimento nella società per valutare e cambiare secondo la mia idea. Sui principi del mio lavoro per me è molto importante il gruppo, senza nel calcio di oggi non si vince niente. Servono qualità individuali importanti ma devono far parte di un gruppo e dare tutto per questo. Dopo si potranno fare anche valutazioni di singoli giocatori. In queste ultime settimane ho conosciuto persone veramente interessanti e pronte a darmi una mano. Sono contento di essere entrato in questa famiglia, molto compatta. Le sensazioni sono positive. Il mio modo di essere è presente, un po’ duro, ma sono una persona flessibile, che ama il contatto e guardarsi negli occhi. Comunicare in maniera chiara, e questo lo pretendo anche dai miei collaboratori. Un confronto diretto senza paura di migliorare la situazione, in periodi dove non va tutto bene è molto importante la comunicazione e la misura di un uomo perché i giocatori per me sono prima uomini”.
Prende la parola il diesse biancoceleste Igli Tare “Buona sera sono molto contento di fare questa conferenza dopo la vittoria di ieri sera. Finalmente un po’ di allegria dopo un periodo non proprio positivo. Un nome che è una novità, ho visto con interesse tutti i commenti e penso che è stata una scelta coraggiosa basata sui fatti. Lo abbiamo seguito nel tempo, una persona che conosco da più di due anni, ho avuto modo di seguirlo quando seguivo Lulic e ho avuto modo di vedere la sua squadra come gioca e il calcio che propone. Mi è rimasto impresso”.
Segui dalle ore 15.00 su Calcionews24.com la diretta scritta della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic.