Lazio, Sarri: «Sento mio l’ambiente Lazio»
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Lazio, Sarri: «Sento mio l’ambiente Lazio»

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Maurizio Sarri

Le parole di Sarri in conferenza stampa dopo la vittoria sul Verona: «Oggi tutti hanno dato una grande risposta fisica e mentale»

Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa dopo il match tra Lazio e Verona. Le parole del tecnico.

GARA – «Partita difficile, squadra complicata da affrontare che crea enormi problemi nell’uscita da dietro, notevolmente amplificati dalle condizioni del terreno di gioco non degno di rappresentare la città di Roma in Italia e in Europa, faccio un appello a chi di competenza. Oggi tutti hanno dato una grande risposta fisica e mentale: belli solidi. Purtroppo davanti siamo un po’ limitati e si chiede un po’ troppo, speriamo in un rientro a breve di Pedro».

BATTIBECCO BORDOCAMPO – «Il direttore lo conosco da tanti anni, ho avuto la sensazione che mi volesse dire di mettermi seduti e ho reagito per quello. Poi mi sono scusato, e mi ha detto che mi stava dicendo di stare solo calmo. Poi ci abbiamo riso sopra».

LUIS ALBERTO – «Luis quando entra fresco fa valere il doppio le sue qualità. Se avesse giocato i primi 30, probabilmente sarebbe stata diversa la situazione anche per lui. Lanci lunghi di Provedel? Si doveva uscire lunghi, ma rasoterra, come abbiamo fatto tante volte su Milinkovic. Loro ti portano a cercare queste soluzioni, ma che dobbiamo cercare solo in assolute necessità».

SOLIDITà DIFENSIVA – «Gol ne puoi fare 70 o 100, ma se ne prendi tanti non cambia niente. Se inverti la tendenza dello scorso anno, della solidità difensiva, 75 o 80 non mi cambia. La solidità del reparto è la base su cui lavorare».

ALCHIMIA TIFOSI – «Io spero di sì. Quando in un posto non ti trovi bene, per un allenatore non è semplice. Se hai la sensazione di essere nel tuo ambiente, i tifosi hanno tanti meriti. A Formello le persone hanno sempre un grande affetto, ho un grande rispetto per la tifoseria, inizio a sentire mio l’ambiente e sentirmi proprio parte dell’ambiente Lazio e mi dà gusto».

CANCELLIERI – «Cancellieri ha messo il corpo tra lui e la palla, ma ero nella panchina opposta, a minimo 80 metri. Ho avuto questa sensazione e non ho avuto paura ci dessero il rigore contro. VAR non intervenuto? E lo chiede a me? Io sono tre anni che non ci capisco nulla».