Serie A
Little Steven prima di Bruce Springsteen a San Siro: «Abbatterlo è criminale, quello stadio ha un’anima»
Little Steven prima di Bruce Springsteen a San Siro: «Abbatterlo è criminale, quello stadio ha un’anima»
Oggi e giovedì Bruce Springsteen suonerà a San Siro. Il legame tra la E Street Band e lo stadio milanese è scolpito nella storia della musica, con concerti memorabili a partire dal 1985 che hanno creato un rapporto quasi simbiotico con il pubblico italiano.
Little Steven ha definito l’architettura dello stadio San Siro «unica», capace di creare un’atmosfera intima nonostante le imponenti dimensioni. Steven Van Zandt, 74 anni, ne parla oggi in un’intervista al Corriere della Sera, dove racconta il profondo legame con l’impianto milanese: «Sì, e stanno provando ad abbatterlo, capite? Noi abbiamo suonato ovunque e possiamo dirlo: è il più grande stadio al mondo, ha personalità, cuore e anima. Sembra che i luoghi sacri del rock’n’roll non interessino a nessuno e ne abbiamo già persi tanti. E questo è uno di quelli che dovrebbero rimanere, è una cosa criminale.
Il nostro promoter Claudio Trotta è in missione per salvarlo, spero chegli italiani si oppongano a questa operazione dettata dall’avarizia. Se ci sono di mezzo squadre di calcio, di soldi ce ne sono abbastanza».
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