Mihajlovic: «È un Milan da podio» - Calcio News 24
Connect with us

2015

Mihajlovic: «È un Milan da podio»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

mihajlovic milan allenamento luglio 2015 ifa

L’allenatore rossonero: «Ho ridato voglia di lavorare al Milan»

Sinisa Mihajlovic è tornato in Italia col suo Milan ma ha lasciato un’ottima impressione nei test in Cina in questa tournée. Lo stesso Mihajlovic reputa positivo il bilancio di questa prima parte di preparazione, è cambiato sistema e il Milan sta mettendo i tasselli giusti per ripartire. Non c’è pressione però, dice il serbo, piuttosto c’è responsabilità e così è meglio secondo il suo punto di vista. Quando si parla di obiettivi però Mihajlovic non ha dubbi: «Vogliamo arrivare sul podio ma, se riusciamo a prendere qualcuno, possiamo fare il salto di qualità».

RUOLI – Milan nei primi tre dunque, anche se Mihajlovic vorrebbe uno o due giocatori in più. L’allenatore ha spiegato anche i suoi metodi di lavoro e la divisione in compiti con il suo staff tecnico, tra cui il tattico De Leo e il preparatore atletico Bovenzi. E a proposito di tattica Miha è chiaro: «Non mi arrabbio se i giocatori sbagliano un gol ma se non fanno ciò che è concordato. Non bisogna perdere la testa nei momenti difficili, serve organizzazione». I movimenti poi sono chiari e semplici, prosegue, servono copertura equilibrata e poi ricerca della profondità. Un ruolo chiave sarà anche quello del trequartista, mentre i primi difensori saranno le punte.

ESORDI – «Bacca e Adriano? I giocatori forti parlano la stessa lingua, sanno i movimenti ma sono pure fantasiosi» ha detto Mihajlovic a La Gazzetta dello Sport riguardo i suoi due nuovi attaccanti prima di proseguire: «I giocatori non devono limitarsi a fare un ruolo, devono ricoprirli tutti in base all’azione. Allenare la testa è più difficile che allenare il fisico, al Milan dovevo far tornare la voglia di lavorare». Tra i valori che Mihajlovic richiede al suo Milan ecco il rispetto e la lealtà, mentre conclude sulla sua prima partita al Milan a Firenze: gli esordi sono sempre un’incognita.