2012
Milan, Allegri: “Basta polemiche, sono annoiato”
UDINESE MILAN ALLEGRI – Ai microfoni della conferenza stampa del Milan di quest’oggi ha parlato il tecnico dei rossoneri Massimiliano Allegri alla vigilia della delicata sfida contro l’Udinese. Tanti gli argomenti affrontati dall’allenatore, vi riportiamo alcune delle sue dichiarazioni.
“Prima di passare alle domande sulla partita di domani, voglio chiarire alcune cose: ho letto su alcuni giornali di una mia rassegnazione o di presunte dimissioni da parte mia. Non sono rassegnato, questa è una mancanza di rispetto verso società e tifosi, siamo in un momento non facile, ma cerchiamo di migliorare, stiamo lavorando per fare un’annata importante, questa cosa mi ha dato noia. Quando sono partito quest’anno, dopo le cessioni estive, ho accettato questa sfida con grande entusiamo e determinazione, verremo fuori da questo momento, quanto fatto finora non è da buttare, ma certo i risultati aiutano a crescere. Poi, mercoledì sono andato al Vismara, la società mi ha invitato a seguire il settore giovanile come avviene da tempo, è una cosa che mi fa piacere, scambio spesso idee con i tecnici giovanili, io non ho mai allenato i giovani e ci sono cose che posso apprendere da loro. Con Inzaghi c’è stato uno scambio di idee, non posso più metterlo in panchina, perchè non è più un giocatore, quindi non può arrabbiarsi, qui non ci sono mai state mancanze di rispetto“.
Sulla partita con l’Udinese: “Quest’anno sarà una partita diversa dall’anno scorso, ma sarà ugualmente importante per il momento, anche se non sarà la partita della svolta. L’Udinese ha giocatori validi, come Barreto, Di Natale, Basta… dovremo migliorare sotto l’aspetto del gioco e realizzativo, dove ultimamente siamo mancati. L’Udinese è la stessa dello scorso anno, però è normale che ogni stagione vendendo i giocatori più importanti diventa tutto più difficile, altrimenti un giocatore varrebbe l’altro. Nonostante questo sta facendo buoni risultati, la classifica dei friulani è bugiarda. Le parole di Galeone? Ha ragione, sono sempre stato estroso e queste sensazioni mi hanno portato qui, forse lui mi vede ingessato, ma non è così“.
Sull’approccio tattico: “Dobbiamo osare, non fa parte del mio DNA curare solo la fase difensiva, ogni allenatore ha le sue caratteristiche. Boateng? Il problema alla mano gli impedisce i movimenti, ma ha giocato bene martedì, pur non eccellendo sotto l’aspetto tecnico. Montolivo sarà mezz’ala, poi giocheranno Ambrosini o de Jong davanti alla difesa e quindi Nocerino. Bojan sta un po’ meglio, El Shaarawy ha fatto bene in Champions, s’è reso pericoloso, ma davanti stanno tutti bene, valuteremo chi schierare, ma cambiaremo sotto per quanto riguarda il sistema di gioco. Domani giocherà Zapata, Acerbi verrà in panchina, a Yepes è nato il figlio. L’arrivo di Pazzini ha cambiato il nostro modo di giocare. A lato giocherà o De Sciglio o Mesbah“.