Milan, Teachaubol: «Investitori cinesi interessati solo ai profitti» - Calcio News 24
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2016

Milan, Teachaubol: «Investitori cinesi interessati solo ai profitti»

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«Io sono ancora disponibile»

Silvio Berlusconi ha deciso di vendere il Milan ad una cordata cinese. La notizia non è stata apprezzata molto dalla tifoseria, tanto che la Curva Sud rossonera ha rilasciato una lettera in cui rendeva noto il proprio disappunto. Ad unirsi alla critica arriva il thailandese Bee Taechaubol, che negli ultimi mesi aveva trattato con il Presidente Berlusconi l’acquisto della società. Ecco le parole che Taechubol ha rilasciato a Goal. com: «Le persone che trattano il Milan sono solo degli intermediari, mentre il gestore del fondo diventrà l’amministratore delegato della società rossoblù. Con tutti questi soldi investiti da dieci aziende cinesi, stanno solamente cercando di realizzare dei profitti per gli investitori. Sinceramente preferirei vedere il Milan in mani italiani, piuttosto di qualche straniero».

LA DISPONIBILITA‘ – «Il Club è di prioprietà del Presidente Berlusconi e lui sa cosa e come deve farlo. Io sono ancora disponibilie per aiutare o aggiungere qualcosa, e so bene come farlo perché lavoro già con successo in questo settore. So bene che la scelta finale spetta al presidente e che ci sia già un accordo di esclusiva con il gruppo cinese, ma io sono pronto. Noi abbiamo una visione a lungo termine che può rifondare la società dall’interno. Il Milan può ritornare a vincere». 

L’OFFERTA DI TAECHAUBOL – «Inzialmente volevo acquistare la maggioranza del Milan, anche perché avevo alle spalle alcune famiglie del Medio Oriente che lo richiedevano. Però ora ho capito molto di più del calcio italiano. Noi dovremmo essere solo degli investitori, lasciando al timone della società il Presidente Berlusconi. Una volta che ho capito che il Milan fosse nel cuore del presidente, mi sono reso conto di non avere il diritto di poter reclamare la maggioranza. Prendo il calcio seriamente e avrei differenti soluzioni per aiutare il Milan. Ho tanti partner che vorrebbero entrare nel mio Network».

TIFOSI – «Investire per comprare calciatori su calciatori non è una gestione sostenibile. Il Milan può fare soldi da solo e può essere sostenibile. Più tempo trascorro in Italia, più mi rendo conto di quanto il Milan sia un’incona del calcio italiano. Ho detto ai fondi che sarebbe stato arrogante da parte nostra pretendere la maggioranza del club. I tifosi non sarebbero d’accordo e avrebbero di che lamentarsi. La società rossonerò è un’icona italiana e deve restare italiana. Un proprietario straniero rovinerebbe il marchio».

CALCIO IN CINA – «Il governo cinese ha reso obbligatorio il calcio per tutti i bambini e le scuole da agosto garantiranno un’ora al giorno di educazione fisica. Mi sto occupando di inviare degli insegnanti nelle scuole e abbiamo già un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione, mentre stiamo lavorando con il Ministero dello Sport che copre 400 mila scuole. In questo modo sceglieremo i bambini più talentuosi e li formeremo in Europa».