2012
Milan, Thiago Silva: “Voglio restare”
Thiago Silva da verbalmente il suo ok alla permanenza in rossonero. Il difensore brasiliano, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha fatto capire di volersi legare ancora al Milan, nonostante le tante voci di mercato che lo riguardano: “Io sono felice al Milan e voglio restare. Ho parlato con Galliani prima di partire per Amburgo, mi ha detto “Stai tranquillo che tu da qui non ti muovi”. Lo sa qual è stata la mia risposta? Non vedo perché dovrei preoccuparmi. Il Milan è casa mia e il resto per me sono solo chiacchiere. Le parole di Ibra? Io e Zlatan ragioniamo alla stessa maniera: tutti e due siamo venuti in questa squadra per vincere e restiamo per lo stesso motivo. Il Milan è già competitivo, però l’ultimo campionato ha dimostrato che per arrivare davanti agli altri c’è bisogno di altri innesti di qualità. Le dichiarazioni di Galliani? Mi ha fatto molto piacere sentire queste parole da parte della società, è una grande dimostrazione di stima e uno stimolo a fare sempre meglio. Era quello che mi aspettavo: se, quando arriva una proposta da altri, il tuo club risponde subito “trattiamo” un giocatore secondo me deve farsi delle domande. Significa che ti considerano importante a parole ma non nei fatti. Invece io ho avuto la conferma che per il Milan sono fondamentale e incedibile. Quanto fa male lo scudetto perso? Tantissimo. Io sono ancora incazzato perché eravamo quattro punti avanti e alla fine abbiamo chiuso quattro punti dietro alla Juventus. Tutti i giorni mi chiedo come sia potuto accadere. Ci abbiamo provato sino alla fine, però bisogna ammettere che i bianconeri hanno fatto un campionato strepitoso. La partita chiave è stato lo scontro diretto di Milano: lì si è deciso lo scudetto. Il mio infortunio? La responsabilità di quello che è accaduto è la mia e di nessun altro. Sono stato io a voler giocare per forza. Sapevo di non stare bene, però in quel momento sentivo che dovevo aiutare la squadra, così ho deciso di provare. Il mister non mi ha mai forzato, anzi. Fino alla fine mi ha ripetuto “Thiago fai quello che ti senti, io mi fido di te”. Ricordo che durante il riscaldamento Bonera mi disse “Non rischiare, tu ci servi anche nelle prossime partite, non possiamo perderti”. Ma io non ho ascoltato nessuno e ho fatto di testa mia. Gli addii del gruppo storico? Sarà difficile abituarsi a stare senza di loro, soprattutto per me che con Sandro avevo un rapporto speciale. Mi ha aiutato tantissimo. Adesso però tocca a me dimostrare di avere la stoffa anche per fare il leader. Mi piacerebbe diventare una bandiera per questa squadra come lo è stato Nesta. I miei sogni? Ne ho due, uno per l’estate e uno per l’anno prossimo: vorrei regalare l’Olimpiade al Brasile e poi regalarmi la Champions League.”