2013
Milan, Zapata: «Quel gol è mio. Scudetto? Ci siamo»
Il difensore rossonero con lamaro in bocca per il gol non assegnatogli, ma carico per il Napoli.
MILAN NAPOLI ZAPATA – Era il primo gol in rossonero, il primo in Europa, ma nulla da fare per Cristian Zapata, a cui la UEFA ha tolo il gol contro il Celtic, attribuito a Izaguirre come autorete: «Ci sono stati casi molto “peggiori” del mio, e il gol è stato assegnato a chi ha tirato. Così resta proprio l’amaro in bocca. Mi dà fastidio, quel gol lo sento mio. Ad ogni modo è servito per dare il via alla vittoria e questo è ciò che conta. Tre punti ottimi per il morale, in vista di un avversario duro come il Napoli», ha dichiarato il difensore del Milan ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, dove ha parlato anche della sfida con Gonzalo Higuain, con cui ha avuto un alterco nel match Argentina-Colombia, culminato poi con le loro espulsioni: «Abbiamo avuto da ridire in nazionale… Comunque non sono uno che serba rancore. Io voglio solo fare il mio lavoro. A parte il fastidio per l’autogol, sono felice. Felice di essere al Milan. Il mio obiettivo era essere riscattato, e ce l’ho fatta. Adesso voglio vincere un titolo con questa squadra. Abbiamo una bella opportunità per rimetterci in corsa anche in campionato. Il Milan ha giocatori importanti: dobbiamo vincere a tutti i costi. Loro sono ancora più forti rispetto all’anno scorso ma il Napoli visto col Borussia non mi ha spaventato».
Sulla corsa scudetto, il rapporto con mister Allegri ed altri temi, come l’addio di Boateng e Yepes, Zapata ha aggiunto: «La Juve è più forte, ma siamo in grado di lottare fino alla fine per lo scudetto. Lavorando sodo troveremo solidità e continuità. Allegri? Per me è stato un valore aggiunto. Mi ha aiutato molto, in Spagna avevo perso un po’ di fiducia e lui me l’ha fatta ritrovare. Conoscendomi, ha saputo toccare i tasti giusti. Boateng via per il razzismo? No, non mi risulta. E’ un problema che in termini diretti non mi ha mai toccato, però esiste. Credo sia soprattutto dettato dall’ignoranza. Yepes? Personalmente l’avrei tenuto ancora, ma rispetto le scelte del club. Balotelli o Higuain? Ho avuto la fortuna di giocare con gente come Falcao, Di Natale e Mario. Devo dire che in allenamento quello che mi ha messo più in difficoltà è proprio “el loco”, il matto, come lo chiamo io».