2012
Napoli, Mazzarri: “Arbitri, la sudditanza c’è. Conte ed il rinnovo…”
NAPOLI WALTER MAZZARRI – Walter Mazzarri è un fiume in piena, ed ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” parla a tutto tondo del suo Napoli. Gli azzurri hanno avuto un avvio sprint quest’anno in campionato, con due vittorie contro Palermo e Fiorentina, ed un bottino pieno che lancia gli azzurri in classifica verso le prime posizioni. Due vittorie che hanno in parte cancellato anche l’amarezza della sconfitta contro la Juventus in Supercoppa Italiana, argomento che Mazzari torna a toccare nella sua lunga intervista esclusiva. Questi alcuni estratti più importanti: “Questo e? il nono anno che alleno in Serie A e mi sento un tecnico esperto, ormai. Il mio unico pensiero resta sempre il futuro immediato. E non so se cio? sia un pregio o un difetto. Di sicuro, Napoli sta rappresentando un’escalation molto bella. Cosa mi tiene legato a questo ambiente? La crescita costante del gruppo e della societa?. Ciascuno svolge il proprio ruolo ed io non ammetto interferenze nel mio lavoro. Nel campo tecnico, ovviamente, e? compresa una sinergia con chi si interessa del mercato, fermo restando che le linee guida le traccia la societa?. Da noi, devono tornare i numeri a fine anno. Ed in base al budget cosi? si opera per la compravendita. Momenti di tensione in passato con la dirigenza? Grandi problemi non ce ne sono. Io credo che ci debba essere un confronto forte con il vertice e, per assurdo, e? positivo avere delle divergenze, perche? uno ha modo di capire l’altro e viceversa. I nostri scontri sono sempre stati un po’ amplificati, comunque. Ogni anno, si parte con un programma e con determinate aspettative, poi c’e? il percorso da fare e a fine stagione si tirano le somme. Dopodiche? si decide se continuare o meno. Al momento, sono l’allenatore che da piu? anni (quattro, ndr) resiste sulla stessa panchina. Io in scadenza? E? stata una mia scelta. Quando lavori per tre anni nello stesso posto hai bisogno di trasmettere nuovi stimoli. Non vorrei che i giocatori, lo staff tecnico, dessero tutto per scontato. Per essere il Mazzarri cavilloso, pignolo, devo avere anch’io sollecitazioni forti. Questa e? la prima volta che inizio senza avere un contratto almeno biennale. Se mi chiamasse De Laurentiis per il rinnovo cosa direi? Che adesso non e? il momento. Lo ringrazierei per la stima, ma se ho detto che ho bisogno di trasmettere ulteriori motivazioni alla squadra e che voglio rimettermi in gioco, allora e? giusto che si aspetti, al di la? di quella che potrebbe essere l’offerta economica e la durata dell’accordo. Ci sara? tempo e modi di discutere verso la fine della stagione. E, per piacere, di contratto non parliamone piu?. Noi anti-Juve? Il nostro unico vantaggio, rispetto a Milan ed Inter, per esempio, e? che abbiamo gia? un gruppo precostituito, non abbiamo cambiato molto negli ultimi anni. La Juve, invece, ha cambiato. E rispetto alla stagione di Delneri, Conte ha avuto a disposizione gente come Pirlo, Vucinic. Top player, per intenderci, da 5 milioni di stipendio all’anno. Premio scudetto? No, ad oggi per il Napoli non c’e?. Juventus distratta dalla Champions? Giocatori esperti come Buffon e Pirlo hanno dichiarato che quando hai un impegno cosi? importante puoi perdere dai 7 ai 10 punti in campionato. Ed e? quanto e? capitato a noi nella passata stagione, un rallentamento che ci e? costato poi la qualificazione all’edizione di quest’anno. Ma se avessimo fatto il colpo in extremis a Bologna, ora saremmo di nuovo in Champions”.
Si parla anche degli arbitri e del legame particolare che Mazzarri ha con i direttori di gara, soprattutto dopo quella finale di Supercoppa: “Io non ce l’ho con gli arbitri per partito preso. Ma non mi si dica che non soffrono la sudditanza psicologica. Per far crescere gli arbitri, per aiutarli a non sbagliare, i designatori dovrebbero stare attenti, imporre loro di far rispettare le regole, al di la? di chi possano essere gli avversari in campo. E? cosi? difficile applicarle per tutti queste norme? L’errore tecnico puo? anche starci. Ma il problema vero e? che nel dubbio viene sempre svantaggiata la squadra meno importante. Rabbia di Pechino non smaltita? Gli unici ad aver pagato per quella notte assurda siamo stati noi con 3 espulsi. Far finire quella partita 11 contro 9 non e? stato giusto, non c’erano i presupposti perche? l’arbitro mandasse fuori Pandev e Zuniga, quando Lichtsteiner per tutta la partita aveva insultato il guardalinee ed il quarto uomo senza subire un solo cartellino giallo. Riduttivo pensare ad una sfida tra me e Conte in campionato? Assolutamente si?. Ci sono squadre attrezzate per ben figurare fino in fondo. E mi riferisco alla Roma che ritengo un grande collettivo; alla Lazio che non deve essere sottovalutata, perche? ha dato continuita? al progetto tecnico ed in piu? ha ritrovato Klose. Inter e Milan? Danno l’impressione di essere meno forti del passato, ma le ritengo competitive allo stesso livello nostro“.
Altra frecciatina diretta Conte, il quale si sarebbe risentito per alcune parole di Mazzarri, il quale ha affermato che la Juventus si è ispirata al suo 3-5-2: “Mi dispiace, io volevo fargli un complimento, ho interpretato la sua scelta come un segno di intelligenza, un momento di bravura. Invece il suo secondo (Carrera, ndr) l’ha presa come un’offesa. Ma non era mia intenzione offendere nessuno”.
Sul ballottaggio tra Goran Pandev e Lorenzo Insigne, uno pronto a tornare dopo la squalifica, l’altro fresco di convocazione in Nazionale: “Innanzitutto, la Nazionale e? un premio che ha avuto e vedremo quanto ci restera?. Lui sa bene che Pandev e? un giocatore importante per la squadra, che e? un nazionale da una vita, che ha vinto tutto con l’Inter e che prima dell’espulsione di Pechino, era il giocatore piu? in forma. Lorenzo, invece dovra? diventare un campione. Fermo restando, pero?, che se mi fara? vincere piu? di Pandev, giochera? lui“. Battuta finale su Lavezzi, se manca a Mazzarri: “Fino a quando si vince…”.