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2013

Napoli, perché non è Matri la soluzione giusta

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Ultime due infuocate settimane di calciomercato: ora è vietato sbagliare

Dopo quanto visto nella bellissima amichevole di lusso tra Italia ed Argentina – dove a brillare più delle altre sono state le stelle di Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne – il Napoli può rafforzare la sua autostima: l’argentino è un attaccante meraviglioso e il giovane scugnizzo, dopo un anno di ambientamento, si può prendere lo scenario della Serie A.

HIGUAIN COLPO INCREDIBILE – Trentasette milioni di euro più tre di bonus sacrosanti: Gonzalo Higuain è un centravanti maturo che – oltre a vantare una media realizzativa mostruosa, 107 reti nelle 190 presenze in Liga con la maglia del Real Madrid – gioca con il resto della squadra molto più di quanto riuscisse allo stesso Edinson Cavani. La prestazione di mercoledì con la sua nazionale contro l’Italia è uno spettacolo per gli occhi: lettura perfetta delle situazioni di gioco, assist illuminanti, suggerimenti per le sovrapposizioni e gli inserimenti dei compagni, senso della posizione da calciatore navigato, freddezza e qualità negli ultimi metri. Un mostro: senza nulla togliere ad un calciatore pazzesco quale Edinson Cavani, è lampante come – prima delle rispettive esperienze con la maglia del Napoli – l’argentino avesse già giocato al fianco di mostri sacri quali Ronaldo e Messi mentre l’uruguagio non potesse vantare una formazione di tale calibro.

E’ L’ANNO DI INSIGNE? – Impossibile non pensare alle prime due annate nella massima serie di un campione che risponde al nome di Stephan El Shaarawy: prima stagione di ambientamento alla scuola di attaccanti del calibro di Zlatan Ibrahimovic, Robinho e via dicendo fino all’esplosione dello scorso campionato, quando si è rivelato il vero trascinatore della causa rossonera. Lorenzo Insigne ha avuto più spazio nella sua stagione di battesimo e ha faticato ad emergere anche perché condizionato dall’enorme pressione del suo popolo – fattore che non è toccato in sorte al Faraone – ed in quanto designato da una fetta importante della piazza partenopea quale erede naturale di Ezequiel Lavezzi. Pur faticando ha messo in mostra qualche numero d’alta scuola lasciando intravedere talento e personalità: ora l’anno della svolta. E, osservando i primi segnali provenienti da precampionato e nazionale, si respira ottimismo.

COSA MANCA AD UN GRANDE NAPOLI – La squadra è già competitiva ma va migliorata: tecnicamente occorrono tre pedine, un difensore centrale veloce e differente da quelli già presenti in organico – di posizione ed abili nel gioco aereo – oltre ad un centrocampista che abbini fase di interdizione ad impostazione della manovra ed un attaccante che aggiunga potenza e fisicità ad ora carenti. Nella vita non si può avere tutto e bisogna scegliere: resta un budget di circa 40 milioni ed investirne una sostanziosa fetta sull’attaccante non sembra cosa sbagliata. Con un profilo alla Jackson Martinez il Napoli vanterebbe un attacco devastante e competitivo anche in Europa, la richiesta di Rafa Benitez – “Cerchiamo un attaccante di riferimento (il giorno seguente arrivò Higuain) ed uno veloce e potente” – sarebbe esaudita oltre ogni aspettativa. Resterebbe qualche milione per tentare l’assalto ad un difensore, vedi Astori, promuovendo a quarto mediano il promettente Radosevic. L’alternativa è spalmare il budget sulle tre pedine indicate, tentare l’inseguimento ad un campione del livello di Javier Mascherano ma va evitato il passaggio da un crac quale Jackson Martinez ad Alessandro Matri. Senza nulla togliere allo juventino, ragazzo dedito alla causa e spesso pronto quando chiamato in causa,  non sembra essere lui il profilo giusto: non un attaccante potente e veloce – all’occorrenza anche in coppia con l’argentino – ma un mero vice Higuain. Non insomma la richiesta del tecnico spagnolo. Se non si riesce ad arrivare all’attaccante colombiano meglio virare sul più fattibile Lacina Traorè – classe 1990 in uscita dall’Anzhi per meno di 20 milioni, prospetto decisamente più interessante – se non sul colpo Sanchez o su un nome a sorpresa che possa rispondere ai requisiti indicati.