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Nazionale: prima di Retegui, Mancini ha provato la via brasiliana

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Roberto Mancini

Il commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, prima della via argentina con Retegui aveva provato quella brasiliana

Mateo Retegui ha convinto all’esordio in Nazionale. Non si sapeva molto di lui, centravanti del Tigre in Argentina, se non le buone recensioni fornite da chi lo aveva visto all’opera e la testimonianza diretta di chi in questi giorni ne aveva apprezzato l’impegno in allenamento. In attesa di conferme, andiamo a scoprire quali sono stati e come si sono comportati nella loro prima volta in azzurro i cosiddetti “oriundi” chiamati precedentemente da Roberto Mancini.

EMERSON PALMIERI – 10 settembre 2018: esordio non agevole, in Portogallo, in una gara – persa 1-0 – valevole per la Nations League. L’italo-brasiliano subentra a capitan Criscito negli ultimi 16 minuti e non ha un impatto felicissimo in un match, peraltro, dove l’Italia non sembra in grande serata e che certo lui non può correggere nel poco tempo a disposizione.
TOLOI – 31 marzo 2021: l’atalantino entra bene nel gruppo azzurro portandosi appresso quel senso di sicurezza maturato con Gasperini. Impegno non proibitivo, si gioca a Vilnius contro la Lituania e l’Italia vince 2-0 una gara delle qualificazioni per il Mondiale dove non ci saremmo stati.
JOAO PEDRO – 24 marzo 2022: basterebbe la data per non aggiungere altro. Un anno fa dicemmo addio per la seconda volta di fila al Mondiale in Italia-Macedonia. Il brasiliano con origini italiane fu la classica carta della disperazione gettata sul tavolo al posto di Berardi con pochi minuti per risultare decisivo.
LUIZ FELIPE – 14 giugno 2022: Mancini lo butta nella mischia per correggere l’assetto difensivo e schierarsi a 3. Il problema è che di fronte c’è una Germania in palla, a vederla nella serata di Monchengladbach è legittimo chiedersi come abbia potuto fallire in modo clamoroso a Qatar 2022. Quanto al centrale della Lazio, naufraga come tutti nel 5-2 e non avrà più modo per riscattarsi, finendo anche per lasciare la Serie A e dirigersi in Liga.