Non solo il genio: guardate James attrarre il pallone (VIDEO) - Calcio News 24
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2014

Non solo il genio: guardate James attrarre il pallone (VIDEO)

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Il mondo del calcio ai piedi del colombiano James Rodriguez

JAMES RODRIGUEZ COLOMBIA BRASILE 2014 – I Mondiali servono anche a questo: a far conoscere agli amanti del calcio tesori nascosti. Gli addetti ai lavori scoprono poco – o meglio, almeno personalmente, vengo a conoscenza della sua personalità a determinati livelli – ma da ieri il signor James Rodriguez è fortunatamente patrimonio di tutti. Patrimonio degli innamorati di questo meraviglioso sport.

APPLAUSI AL PORTO – Il club lusitano deve giocoforza godere di una via privilegiata nella schiera dei calciatori colombiani militanti nel campionato argentino: nel 2009 acquistò dal River Plate un tale Radamel Falcao per soli 5.5 milioni rivedendolo due anni dopo per 47. Vincendo nel frattempo un titolo portoghese, un’Europa League e due Coppe di Portogallo. La storia si è puntualmente ripetuta con James Rodriguez: prelevato dal Banfield nel 2010 per 7 milioni di euro, il Porto lo ha poi rivenduto nell’estate del 2013 al Monaco per 45 milioni. Protagonista – oltre ai già citati successi ottenuti con Radamel Falcao – di due ulteriori scudetti. L’occhio del club lusitano per i colombiani è ulteriormente dimostrato, solo per citare i più noti, dai vari Jackson Martinez, Guarin o Quintero. Il modello è immutato negli anni: acquistare quando ancora potenziali talenti, valorizzare e nel frattempo vincere, rivendere a peso d’oro e generare plusvalenze record. Poco male, davvero poco male.

LA STELLA DI JAMES – Calciatore indescrivibile. A soli 18 anni trascinava il Banfield verso la sua unica vittoria nella storia del campionato argentino, poi il volo in Europa: magie su magie con la maglia del Porto, stagioni tutte da doppia cifra fino al trasferimento milionario nella Ligue1. Qualità immisurabile: James Rodriguez ama partire dalla destra per accentrarsi e sfruttare la sana follia del suo mancino ma rende parimenti se schierato nel mezzo da trequartista puro. Dove sfrutta tutta la sua intelligenza calcistica per trovare la posizione, rendersi visibile ai suoi compagni ed incidere sul corso della gara. In tal senso la dimostrazione è data proprio dal gol che ieri lo ha definitivamente consacrato agli occhi del mondo: nel video riportato a margine dell’articolo si nota perfettamente come compia una serie di piccoli, rapidi e continui movimenti tra le linee per cercare – quasi attrarre – il pallone. Che poi puntualmente capita dalle sue parti e lì a comandarsela è il genio con la giocata impossibile. Uno spettacolo per gli occhi insomma.

COLOMBIA LANCIATA – Viene da domandarsi dove sarebbe potuta arrivare questa Colombia contando anche sul devastante Radamel Falcao. Considerando la qualità di gioco espressa finora – velocità fuori dal comune, rigenerati gli esterni Zuniga ed Armero, solidi come mai prima i centrali Yepes e Zapata, funziona il filtro del centrocampo con Aguilar e Sanchez per poi arrivare alla potenza nucleare scatenata dai vari James, Cuadrado e via discorrendo – il ruolo da favorita gli sarebbe calzato a pennello: poche storie, nello scenario di Brasile 2014 nessuno ha deliziato quanto i Cafeteros. Detto ciò poi, arrivare ugualmente in fondo senza El Tigre è una storia che stiamo entusiasticamente vivendo e che passa giocoforza dall’imperdibile quarto di finale con i padroni di casa del Brasile. Si guarda avanti con una certezza: l’Argentina ha Messi, il Brasile ha Neymar, la Germania è la Germania e la Colombia ha James Rodriguez. Stella indiscussa dal volto buono che sta facendo innamorare il calcio mondiale.