Pallotta, credibilità in ascesa. E Benatia è meno lontano - Calcio News 24
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2014

Pallotta, credibilità in ascesa. E Benatia è meno lontano

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Pallotta e il manifesto delle intenzioni. Intanto Benatia si avvicina alla… Roma

ROMA BENATIA PALLOTTA CALCIOMERCATO – Sono due le reali notizie di casa Roma negli ultimi giorni: lo share purchase agreement con cui James Pallotta ha acquisito le azioni societarie detenute da Unicredit e di fatto divenuto unico proprietario (con i suoi soci, s’intende) della Roma, nonché gli sviluppi sul fronte Benatia che colorano il futuro del difensore marocchino di tinte giallorosse.

LA ROMA DI PALLOTTA – Poco cambia, tutto cambia: nei fatti le modifiche saranno impercettibili, Pallotta continuerà ad esercitare il suo ruolo di presidente della Roma come ha finora fatto lasciando immutati vertici dirigenziali e mission societaria. La Roma punta a diffondere il suo marchio nel mondo senza tralasciare precisi risultati sportivi: oggi si punta al titolo sul palcoscenico nazionale ed a ben figurare nella massima competizione internazionale dopo un’assenza lunga tre anni. Quel che cambia è il consolidamento della leadership: è sempre più la Roma di James Pallotta, il segnale – oltre alla potenza simbolica – è il chiaro manifesto di un’intenzione. Quella di puntare seriamente sulla Roma e non, come qualcuno aveva sospettato, limitarsi ad uno sfizio.

BENATIA VERSO LA PERMANENZA – La premessa: nel calciomercato moderno dare qualcosa per scontato si traduce nel rischio di incappare in ridicole figuracce. Per certificare il matrimonio tra Mehdi Benatia e la Roma bisognerà attendere la scadenza del 1’ settembre ma i segnali vanno in tale direzione: delle due presunte interessate il Manchester City ha già prelevato dal Porto il centrale francese Eliaquim Mangala per 40 milioni di euro e sia le intenzioni che il financial fair play bloccano ulteriori operazioni in entrata, mentre l’attenzione del Chelsea si raffredda strada facendo. O meglio: a Mourinho, checché ne dica, un difensore serve eccome. Ma stiamo ai fatti: da Trigoria filtra come un’eventuale apertura alla trattativa si fonderebbe su cifre non inferiori ai 40 milioni di euro. Siamo certi che esista un club disposto a versare una cifra di tale entità per il pur forte centrale africano?

LE STRATEGIE – La Roma può vendere uno dei suoi pezzi per fare cassa e ripianare il saldo passivo legato alle diverse operazioni in entrata di quest’estate ma è ancora nelle dimensioni tali da poter coprire il tutto con un aumento di capitale senza incorrere nelle penalità inflitte dalle regole (deboli) del fair play finanziario. Tradotto: se ci sarà occasione di cedere qualcuno che non alteri il valore complessivo dell’organico ben venga, altrimenti si procederà soltanto per cifre da capogiro. L’indiziato numero uno è Adem Ljajic – gli occhi del Milan si sono riaccesi sul talento serbo e resta forte l’interesse di alcuni club esteri, in particolare tedeschi – ma non è da escludere che si rimanga così. Che poi tanto male non è: con le insidie del caso – punti interrogativi su alcune riconferme, sull’inserimento dei giovani in una stagione che non vede più la Roma come sorpresa ma come realtà attesa – ma con una programmazione chiara che regala a Garcia una rosa dalle doppie alternative nei ruoli. Ora spetta al tecnico francese farla funzionare. Con Benatia, fino a prova contraria. Anche perché senza il marocchino tutto tornerebbe in discussione.